Il cibo ha da sempre un forte valore simbolico nella costruzione dell’identità individuale, sociale e territoriale. Proprio per questa sua valenza insostituibile, quando la reperibilità e la fruizione non sono accessibili a tutti, il cibo diventa elemento di disparità sociale.
Eufemia, consapevole della portata di questa problematica, ha dato vita a progetti articolati e inclusivi, per diffondere nuove pratiche del Bene-Essere. La Sostenibilità alimentare, il recupero delle eccedenze e l’educazione alimentare sono fondamentali nel complesso legame tra Uomo e Cibo.
La crescita
Dal 2012 inizia la sperimentazione della raccolta dell’invenduto nel mercato di Corso Racconigi. Conosciamo Hassan, Paolo, Michele, Nadia… Grazie a Julia, volontaria tedesca, apriamo anche su corso Brunelleschi e conosciamo così Natale, Giulia, Alì, Katia…
Nel 2015 il progetto ha un logo ed un nome: Pane (in) Comune” – dalla pratica dell’invenduto nei mercati rionali all’etica del cibo-bene comune. Al gruppo si uniscono Vincenzo, Erica, Rita, Martina, Ilaria, Leo… Agganciamo altre realtà del territorio e diffondiamo la buona pratica su altri mercati cittadini, come quello di Borgo Vittoria.
Con l’aumentare delle professionalità coinvolte e con nuove collaborazioni, Eufemia decide di investire in un nuovo spin-off: nel 2017 nasce Raccolto&Mangiato, il laboratorio di cucina con gli ospiti della Residenza Marsigli per adulti in difficoltà. È durante questi momenti che sperimentiamo il lato terapeutico e conviviale della cucina creando occasioni di crescita e condivisione attorno al cibo.
Grazie al lavoro svolto, l’esperienza diventa punto di riferimento per il tessuto cittadino, sino ad essere recensita come buona pratica dall‘Atlante del Cibo di Torino Città Metropolitana.
Nel 2018, Eufemia viene invitata a partecipare a Terra Madre Salone del Gusto, per illustrare le pratiche di Cittadinanza attiva, durante i workshop e le tavole rotonde dedicate.
Alla fine dell’anno l’idea viene nuovamente premiata ed Eufemia diventa orgogliosa capofila della rete FOOD PRIDE: Partecipare Recuperare Integrare Distribuire Educare – buone pratiche per ridare dignità agli scarti. Si attivano nuovi mercati per il recupero delle eccedenze alimentari, i volontari aumentano e la pratica della raccolta si rinforza, nuove famiglie si interessano al progetto e i laboratori di cucina organizzano merende ed aperitivi anti spreco, si consolidano nuove partnership e si esplorano nuovi territori.
Grazie alla rete e alla condivisione di competenze e risorse, nel 2020 nasce Food Pride: Kitchen Lab, con l’obiettivo di aprire uno spazio cucina per l’avvio di un’impresa sociale.
Lo stato di emergenza causato dal Covid-19, porta ad un ripensamento generale delle azioni. Per contrastare la forte crisi alimentare e sostenere le fasce fragili della popolazione decide:
- di attivare Food Pride trasporta la solidarietà per la preparazione e il trasporto di 140 pasti giornalieri destinati agli ospiti di 3 case di ospitalità notturna e di 1 social housing;
- di attivare uno SNODO territoriale di #TorinoSolidale: un punto di ritiro/raccolta e redistribuzione di beni alimentari con pacchi settimanali per 250 famiglie della Circoscrizione 3;
- di sostenere Il Gusto del Mondo, la brigata di cucina nata all’interno dell’associazione, nella campagna #guardaoltre per la preparazione di 600 pasti settimanali destinati alle persone senza dimora che vivono in strada.
La raccolta
Dal 2012 inizia la sperimentazione della raccolta dell’invenduto nel mercato di Corso Racconigi. Conosciamo Hassan, Paolo, Michele, Nadia… Grazie a Julia, volontaria tedesca, apriamo anche su corso Brunelleschi e conosciamo così Natale, Giulia, Alì, Katia…
Nel 2015 il progetto ha un logo ed un nome: Pane (in) Comune” – dalla pratica dell’invenduto nei mercati rionali all’etica del cibo-bene comune. Al gruppo si uniscono Vincenzo, Erica, Rita, Martina, Ilaria, Leo… Agganciamo altre realtà del territorio e diffondiamo la buona pratica su altri mercati cittadini, come quello di Borgo Vittoria.
Con l’aumentare delle professionalità coinvolte e con nuove collaborazioni, Eufemia decide di investire in un nuovo spin-off: nel 2017 nasce Raccolto&Mangiato, il laboratorio di cucina con gli ospiti della Residenza Marsigli per adulti in difficoltà. È durante questi momenti che sperimentiamo il lato terapeutico e conviviale della cucina creando occasioni di crescita e condivisione attorno al cibo.
Grazie al lavoro svolto, l’esperienza diventa punto di riferimento per il tessuto cittadino, sino ad essere recensita come buona pratica dall‘Atlante del Cibo di Torino Città Metropolitana.
Nel 2018, Eufemia viene invitata a partecipare a Terra Madre Salone del Gusto, per illustrare le pratiche di Cittadinanza attiva, durante i workshop e le tavole rotonde dedicate.
Alla fine dell’anno l’idea viene nuovamente premiata ed Eufemia diventa orgogliosa capofila della rete FOOD PRIDE: Partecipare Recuperare Integrare Distribuire Educare – buone pratiche per ridare dignità agli scarti. Si attivano nuovi mercati per il recupero delle eccedenze alimentari, i volontari aumentano e la pratica della raccolta si rinforza, nuove famiglie si interessano al progetto e i laboratori di cucina organizzano merende ed aperitivi anti spreco, si consolidano nuove partnership e si esplorano nuovi territori.
Grazie alla rete e alla condivisione di competenze e risorse, nel 2020 nasce Food Pride: Kitchen Lab, con l’obiettivo di aprire uno spazio cucina per l’avvio di un’impresa sociale.
Lo stato di emergenza causato dal Covid-19, porta ad un ripensamento generale delle azioni. Per contrastare la forte crisi alimentare e sostenere le fasce fragili della popolazione decide:
- di attivare Food Pride trasporta la solidarietà per la preparazione e il trasporto di 140 pasti giornalieri destinati agli ospiti di 3 case di ospitalità notturna e di 1 social housing;
- di attivare uno SNODO territoriale di #TorinoSolidale: un punto di ritiro/raccolta e redistribuzione di beni alimentari con pacchi settimanali per 250 famiglie della Circoscrizione 3;
- di sostenere Il Gusto del Mondo, la brigata di cucina nata all’interno dell’associazione, nella campagna #guardaoltre per la preparazione di 600 pasti settimanali destinati alle persone senza dimora che vivono in strada.
La cucina
Ogni società ha un proprio bagaglio di riti ed usi legati all’alimentazione, tanto che il cibo diventa un complesso raccoglitore sociale e culturale. Dietro la quotidianità, quasi banale, di consumare un pasto, si intrecciano storie, si costruiscono relazioni, si scoprono tradizioni differenti.
Potersi sedere a tavola di fronte ad un piatto genuino ed equilibrato, però, non è cosa per tutti. Una delle conseguenze di chi vive senza una casa è l’impossibilità di poter cucinare e di poter scegliere cosa mangiare. Questo spesso comporta una disaffezione al cibo e patologie legate alla cattiva alimentazione. Crediamo, invece, che il cibo, in quanto risorsa collettiva, debba essere valorizzato anche all’interno delle strutture di accoglienza.
Per le persone affette da disturbi psichici, il pensare e il preparare un pasto necessita una grande concentrazione e canalizzazione delle energie. Proprio per questo la cucina svolge un ruolo terapeutico, restituendo al cibo il suo valore nutritivo e relazionale.
Con l’intento di fortificare i momenti di condivisione, sulla linea dell’anti-spreco e del recupero non solo del cibo, ma anche di legami, relazioni e autonomie, nascono i laboratori di cucina di Eufemia: da ogni fase della preparazione di un piatto scaturiscono possibilità di apprendimento e di scambio, soprattutto grazie al lavoro di squadra. Le culture si mescolano, nascono nuove ricette, tutte sotto la guida della cucina consapevole. A partire dal taglio degli ingredienti fino all’impiattamento, s’impara a riconoscere i veri scarti e a scoprire la ricchezza nascosta in ogni parte del cibo, si impara ad ascoltare l’altro, a rispettare i tempi, a conoscersi.