Associazione EUfemia è promotrice dello sviluppo di un network nazionale di enti ed associazioni che si occupano di tematiche legate alla lotta agli sprechi, alla povertà alimentare, all’accesso al cibo.
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CRISI > RIFLESSIONE > CAMBIAMENTO
Durante la grave crisi causata dall’emergenza sanitaria #covid19, come Associazione EUfemia abbiamo continuato a supportare le persone con fragilità economiche e sociali anche attraverso pratiche di recupero del cibo. Molte sono state le riflessioni che il periodo ci ha portati a compiere e molte sono state anche le prese di coscienza sulla necessità di un sistema coordinato che garantisca uguaglianza sociale nell’accesso alle risorse e sovranità alimentare. Proprio per questo si è iniziato a discutere di una “carta dei valori”, un manifesto sul “tema cibo” e sui principi fondanti del nostro agire: la nostra volontà è stata quella di creare un movimento per “l’orgoglio del cibo”, una rete nazionale di soggetti legati da un comune intento espresso in un manifesto/carta dei valori.
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LA MAPPATURA
In vista del 29 Settembre – neonata “Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari” – abbiamo lanciato un momento di confronto a livello nazionale sulle tematiche della giornata e, per farlo, il primo passo è stato quello di mappare gruppi formali ed informali attivi nelle Regioni italiane così da conoscere chi si occupa di pratiche legate alla valorizzazione delle eccedenze e all’accesso al cibo.
La mappatura, lanciata nel 2020, ha raccolto circa 50 adesioni in tutta Italia, ha sancito l’inizio di Rete29Settembre, ed è consultabile qui!
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MANIFESTO PER IL PRIDE DEL CIBO. Puoi consultarlo qui!
Con circa 30 dei gruppi formali ed informali aderenti alla mappatura, abbiamo scritto il Manifesto per il PRIDE del Cibo: un documento che, a partire dall’acronimo PRIDE, ha sviscerato i termini e le modalità, ma anche le visioni politiche, di ogni realtà con l’obiettivo di tracciare una linea guida comune.
Il 5 Febbraio 2021 – Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare – si è presentato questo lavoro collettivo in una diretta online da ben 8 piazze italiane tra cui Torino, Genova, Firenze, Bari, Potenza, Padova (puoi vedere qui il video dell’evento). A seguito del lancio è stato poi creato un coordinamento per poter proseguire i lavori di formazione. Oltre ad Associazione EUfemia hanno partecipato Ricibo di Genova, SenzaSpreco di Firenze, Associazione Foodbusters ODV di Ancona, Avanzi Popolo 2.0 di Bari, PAZ di Pavia, Dispensa Sociale di Bergamo.
L’elaborazione del testo nasce da diversi mesi di formazione, riflessione, condivisione, discussione e scambio di idee intorno ai cinque tavoli di:
- PARTECIPAZIONE: Il cibo come elemento essenziale dell’essere umano. È possibile considerarlo un bene comune? Se sì, come si attiva la partecipazione e la creazione di relazioni? Nel terzo settore il “diritto al cibo” è un’occasione per generare reddito o deve rientrare nello spirito volontaristico?
• RECUPERO: Il recupero delle eccedenze alimentari è una pratica virtuosa per il contrasto allo spreco alimentare ma non sufficiente. Lo spreco è conseguenza di una sovrapproduzione possibile attraverso uno sfruttamento del lavoro/vendita al ribasso dei prodotti ortofrutticoli. Come possiamo ampliare il ragionamento agli altri segmenti della filiera?
• INCLUSIONE: Come, attraverso il cibo, si favorisce l’integrazione e l’inclusione? I momenti conviviali, la partecipazione di target diversi alle attività (migranti, fasce deboli, volontari locali e internazionali, persone senza dimora, disabili….) sono un vero strumento di integrazione?
• DISTRIBUZIONE: Capita che le azioni di recupero e di contrasto allo spreco non raggiungano il target di persone in stato di povertà alimentare e non riescano, dunque, a rispondere al fabbisogno reale. È necessario fissare criteri di “accesso”? Chi ha diritto ad avere degli aiuti alimentari?
• EDUCAZIONE: È giusto parlare di scarto? Come l’ortaggio anti- estetico cambia la percezione del cibo (con lo stesso valore nutritivo). Come risemantizziamo l’eccedenza? E ancora, è importante discutere di cosa rende un cibo, un cibo sano. È solo una questione nutrizionale o anche il carico ambientale e sociale è da tenere in considerazione?
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EVENTI E VARIE
- Il 18 Maggio 2021 il coordinamento della Rete (ribattezzata Rete nazionale Food PRIDE) ha lanciato un evento online di formazione dal titolo: “Spreco alimentare/eccedenze alimentari: differenti metodi e approcci per la rilevazione dei dati” con Giulio Vulcano (Ricercatore presso l’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA); Daniele Fattibene (Ricercatore presso il Barilla Center for Food & Nutrition): Clara Cicatiello (Ricercatrice presso l’Università della Tuscia Dipartimento di DIBAF – Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali)
- L’11 Giugno 2021 abbiamo partecipato alla Giornata della Società di Studi Geografici; Geografia e Cibo. Siamo intervenuti nella sessione “Food waste e territorio” moderata da Clara Cicatiello.
- Il 19 e 20 Febbraio 2022, presso Comala, si è tenuto “Food Pride Italia si racconta, a Torino”: dopo due anni online, Food Pride Italia si è incontrato dal vivo per parlare di tutti i passi fatti insieme. Un ricco programma che ha visto la “Chiaccherata con Terra” su come si costruisce una politica del cibo dal basso; l’aperitivo con catering “Avanzata degli Scarti” per conoscere le realtà della rete nazionale; lo spettacolo musicale “Il Pane nudo” ispirato al romanzo shock di Mohammed Choukri; una ricchissima tavola rotonda sul “Qualificare il fenomeno della povertà alimentare” con Università di Torino – Atlante del cibo – Programma Povertà Alimentare di ActionAid; l’escape room “ALL YOU CAN’T EAT” sviluppata nell’ambito del progetto Food & The City, grazie alla collaborazione tra EUfemia ed Escape4Change.
Dicono di noi:
Materiali
Partner, sostenitori, rete
Ricibo di Genova, SenzaSpreco di Firenze, Avanzi Popolo 2.0 di Bari, PAZ di Pavia, Dispensa Sociale di Bergamo, Associazione Foodbusters ODV di Ancona e tantə altri.