Zuppa di Sasso è un laboratorio Teatrale sulla Prevenzione dei Disturbi Nervosi Alimentari, per le Scuole Primarie e Secondarie. Lo scopo principale è quello di condividere la questione affettivo-alimentare nel gruppo classe e rappresentarne gli aspetti più delicati e dolorosi.
“Una Zuppa di Sasso” si ispira all’omologa favola, la quale insegna l’importanza della condivisione e del superamento dei pregiudizi.
Il ciclo di laboratori teatrali esplora insieme agli/lle allievi/e i seguenti aspetti:
– Cibo e comportamento: relazione tra sentimento e alimentazione, momenti di quotidianità.
– Cibo e cultura: tradizioni culinarie, cibo e integrazione, cibo e letteratura.
– Cibo e salute: funzioni alimentari, relazione tra ben-essere psicofisico e cura dell’alimentazione.
– Cibo e gioco: rappresentazione teatrale e danzanti degli atteggiamenti che coinvolgono il cibo, sperimentazione artistica sul rifiuto del cibo, impersonificazione del cibo.
Lo scoppio della pandemia da Covid-19 non ha permesso il completamento di tutte le azioni di progetto. Ad ogni modo, il lavoro svolto, sebbene limitato, è stato valutato molto positivamente da studenti, famiglie, comunità scolastica e da altre istituzioni ed enti del territorio per vari motivi tra cui:
– 350 studenti si sono sentiti ascoltati rispetto ai loro vissuti legati all’esperienza alimentare, e hanno stretto delle relazioni più profonde con i loro compagni e i loro insegnanti. Inoltre, si sono divertiti a creare una struttura narrativa e performativa in grado di sostenere l’evento finale
– è stato garantito un dialogo costante con la comunità scolastica che, insieme ad Eufemia, ha monitorato le attività durante l’intero percorso, ed è stato promosso anche un incontro specifico dedicato alle famiglie
– La Circoscrizione 6 ha invitato il referente di progetto a condurre 2 ore di laboratorio aperto al Consiglio degli Studenti di Barriera
– Il referente è stato invitato all’inaugurazione dello Sportello di Informazione dedicato ai Disturbi Alimentari aperto in Cascina Marchesa per elaborare una progettualità condivisa sul tema della prevenzione dei Disturbi Alimentari.
Il progetto prevedeva anche una performance di piazza e un banchetto di comunità per restituire alla comunità quanto affrontato durante i laboratori e coinvolgere tutti gli/le abitanti del quartiere in una riflessione gruppale. Queste due attività non si sono potute svolgere per motivi di sicurezza legati al Covid.
Abbiamo quindi scelto di veicolare le nostre azioni sui cambiamenti positivi all’interno della comunità locale, in tema di inclusione sociale, integrazione di rifugiati e migranti, cittadinanza e partecipazione democratica, protezione dell’ambiente e della natura, creatività, infondendo nell’immaginario collettivo maggiore fiducia e credibilità nel potere dell’arte, da sempre sottovalutata. Da qui l’idea di realizzare, grazie al coinvolgimento delle/gli volontarie/i coinvolti/e, un videoclip musicale “Rifiuti Mai Più” per celebrare la solidarietà che in questo momento si è manifestata. La canzone riprende la musica di ‘Si può dare di più”, cantata da Gianni Morandi, Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri, inquanto canzone italiana per eccellenza dedicata alla solidarietà, che ha ispirato generazioni proprio a ‘dare di più’, a collaborare ‘senza essere eroi’, semplicemente rimanendo se stessi/e. La realizzazione del videoclip ha coinvolto in prima persona i/le giovani nella creazione di immagini di backstage, nella realizzazione ed organizzazione delle riprese, nella preparazione del set e delle diverse inquadrature, ma soprattutto nel coinvolgimento stesso di tutti/e i/le partecipanti che hanno scelto di aderire al progetto in modo volontario.
Infine, grazie al nostro progetto “Food &the City”, finanziato da Regione Piemonte, abbiamo finalmente l’occasione di riportare i laboratori di Una Zuppa di Sasso nelle scuole nell’anno scolastico 2020-2021!