Tu mi hai capito? Andare Oltre
Tu mi hai capito? Andare Oltre – Terza edizione del festival sul benessere mentale dellɜ adolescenti
Il discorso pubblico intorno alla salute mentale si è fatto ampio e partecipato: da più parti, finalmente, si afferma il diritto di tuttɜ a “stare male”. Molte persone con rilevante seguito mediatico parlano liberamente della propria condizione di salute mentale e offrono contributi ed elementi che, certamente, contribuiscono a sentirsi meno solɜ.
Possiamo dirlo, fortunatamente: il processo di normalizzazione del malessere è definitivamente avviato e sarà di fondamentale importanza portarlo a compimento nei prossimi anni, in modo tale da garantire a tuttɜ vissuti non stigmatizzanti.
In questa cornice si inserisce il lavoro di tuttɜ noi. La rete che ormai due anni fa ha dato vita al festival “Tu mi hai capito?”, infatti, è partecipata ed eterogenea, ed è senz’altro accomunata dallo sforzo descritto nelle righe precedenti.
Tuttavia, non possiamo fare a meno di porci la domanda che segue: stabilito che possiamo stare male, come facciamo a stare meglio?
La risposta a questa domanda ci apre ad una grande occasione: l’opportunità di “andare oltre”.
Andare oltre la stigmatizzazione dei disturbi legati al malessere mentale, sicuramente. Andare oltre la patologizzazione del disagio psicologico, certo. Ma andare addirittura oltre anche al mero contrasto di queste due derive ingiuste e discriminatorie.
Per riscoprire il potere che ognunɜ di noi ha sulla costruzione di relazioni e contesti di benessere. Per la realizzazione di percorsi comunitari di resistenza, di re – azione, di gioia, che, incidendo sulla realtà, siano in grado di renderla più giusta.
Perché la salute mentale influenza tutti gli aspetti della nostra vita, e cosa c’è di più politico delle nostre vite?
La scommessa passa attraverso l’esperienza di comunità: vale a dire l’idea e l’azione secondo le quali prendersi cura lɜ unɜ dellɜ altrɜ, in contesti di vita condivisa, possa fare la differenza per tuttɜ.
Possa produrre un benessere autentico, quello, cioè, che si genera non nell’assenza di conflitto, ma nel contrasto alle solitudini. Non nell’accettazione passiva dello stato delle cose, ma nella gioia vitale del protagonismo di ciascunɜ.
PROGRAMMA DEL FESTIVAL
LUNEDÌ 24 FEBBRAIO
“Conferenza Stampa di lancio del festival”
Organizzatori: tutte le realtà organizzatrici del festival
Dove: Aria – Spazi Reali, corso San Maurizio 4, Torino
Ore: 10.30
L’apertura del festival prevederà una conferenza stampa. Gli organizzatori del festival presenteranno la terza edizione di “Tu mi hai capito?“, dialogando con alcuni decisori politici della Città di Torino.
“Creare quotidiano bene comune”
Organizzatori: ApiArt
Dove: Aria – Spazi Reali, corso San Maurizio 4, Torino
Ore: 15.00
Laboratorio espressivo trans-generazionale. Reagire creativamente a quanto viviamo ogni giorno. Riciclare e condividere titoli e visioni.
“Ritiro sociale: una responsabilità collettiva”
Organizzatori: Gruppo Abele e Hikikomori Italia
Dove: Gruppo Abele – corso Trapani 91/b, Torino
Ore: 18.30
Incontro aperto per riportare al centro del dibattito pubblico il tema del ritiro sociale e la proposta di legge regionale “Disposizioni in materia di ritiro sociale, detto anche Hikikomori”, redatta insieme al progetto 9¾ del Gruppo Abele e all’associazione Hikikomori Italia.
MARTEDÌ 25 FEBBRAIO
“Mi prendo in gioco”
Organizzatori: Associazione Eufemia e Cooperativa Paradigma
Dove:Aria – Spazi Reali, corso San Maurizio 4, Torino
Ore: 15.00
Un laboratorio per ragazzɜ e adulti, in uno spazio protetto e accogliente, dove, guidatɜ da Giorgia Bartolini ed Elisa Ceravolo, psicologhe e psicoterapeute, si proverà a esplorare la relazione con se stessɜ in contesti di gruppo, attraverso semplici pratiche di movimento e giochi espressivi che stimolano la consapevolezza, l’immaginazione e l’istinto.
Questo evento rientra all’interno del progetto “La salute non è un’isola” realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
“Open”
Organizzatori: Telefono Amico Torino
Dove: Vol.To – via Giolitti 21, Torino
Ore: 20.45
La serata “Open” organizzata dal Telefono Amico Torino offre un’occasione di incontro fra giovani e adulti sul tema del fallimento. Attraverso una dinamica interattiva esploreremo le emozioni legate agli insuccessi, sperimentando l’importanza di aprirsi con fiducia all’altro e il valore dell’ascolto. Un passo verso una ripartenza che nasce dalla condivisione.
MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO
“Neurodivergente – Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani”
Organizzatori: Circolo dei Lettori
Dove: Circolo dei Lettori – via Gianbattista Bogino 9, Torino
Ore: 18.30
Ogni essere umano ha un cervello, ma non tutti i cervelli sono uguali. Questa variabilità, spesso fraintesa, favorisce incomprensioni, sofferenze, marginalizzazioni. La guida, scritta da Eleonora Marocchini, ci orienta alla scoperta della neurodiversità umana e della sua complessità. Parteciperanno all’incontro Alice Scavarda e Marco Berton
“Le mani di Re Mida”
Organizzatori: Associazione Eufemia e Associazione Il Tiglio
Dove: Bunker – via Niccolò Paganini 0/200, Torino
Ore: 21.00
Proiezione del corto cinematografico “Le mani di Re Mida”, vincitore del terzo premio del festival Punti di S-vista Sezione Esperienze, che si sviluppa attraverso la presa di coscienza graduale della futilità dello stigma psichiatrico e della possibilità che esso sia superabile semplicemente attraverso l’interazione e l’avvicinamento all’altro.
Questo evento rientra all’interno del progetto “La salute non è un’isola” realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
“La danza del disoccupato”
Organizzatori: Associazione Eufemia e Associazione Il Tiglio
Dove: Bunker – via Niccolò Paganini 0/200, Torino
Ore: 21.30
Cosa sono le nostre identità? In una società che si preoccupa prevalentemente di offrirci solo opportunità di acquisti e vendite? Ci offre il ruolo di consumatori e l’opportunità per distrarci continuamente. La storia surreale di un gruppo di disoccupati che hanno perso desideri e speranze e che parlano ironicamente del proprio disagio esistenziale.
Lo spettacolo è realizzato dalla compagnia integrata i Sognattori, con la regia di Luca Lusso.
Questo evento rientra all’interno del progetto “La salute non è un’isola” realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO
“L’albero di Sylvia”
Organizzatori: La Tazza Blu
Dove: Gruppo Abele – corso Trapani 91/b, Torino
Ore: 18.00
La Tazza Blu presenta il cortometraggio “L’albero di Sylvia”, ideato e realizzato dalla Piccola Compagnia del Teatro Proloco di Bruino. Dopo la visione sarà possibile confrontarsi con la dott.ssa Iria Barbiè e la regista Roberta Rizzo.
VENERDÌ 28 FEBBRAIO
“Una settimana di vita comunitaria”
Organizzatori: Acmos e DEB – Dialogue Explore Bond
Dove: Politecnico di Torino – corso Duca degli Abruzzi 24, Torino
Ore: 17.00
Quante cose possono succedere in una sola settimana, quando si vive insieme? Ce lo racconteranno alcunɜ studentɜ del Politecnico di Torino che, a novembre, hanno deciso di vivere per sette giorni in Casa Acmos, una ex fabbrica in Barriera di Milano, sede dell’associazione Acmos, facendo un’esperienza di vita comunitaria.
“Musica per il benessere”
Organizzatori: Acmos
Dove: Kontiki – via Cigliano 7, Torino
Ore: 21.00
Una serata artistica e musicale per concludere il festival “Tu mi hai capito?”: un momento per stare insieme, divertirsi, ascoltare buona musica live e per riflettere su di un’idea condivisa di benessere.
Durante la settimana del festival tanti saranno i momenti che vedranno la rete di organizzatori impegnata in percorsi nelle scuole superiori della nostra città. Attraverso laboratori, incontri con ospiti e spazi di confronto, abbiamo voluto portare il tema del benessere psicologico all’interno delle mura scolastiche.
Organizzatori:
ACMOS; Associazione Eufemia; Telefono Amico Torino; Ti Ascolto Aps; La Tazza blu; Social Community Theatre Centre; Aria – Spazi ReAli; TuttoAnnodato; Vernice Fresca; Il Bandolo; Dialoge Explore Bond; Invərso; Circolo dei Lettori; Kontiki; APIArT; Il Tiglio.
Parte delle attività rientrano nel progetto “La salute non è un’isola” sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo
Community Garden in rural Ukraine
In un angolo remoto dell’Ucraina centrale, nel piccolo villaggio di Stina, un gruppo di giovani e membri della comunità locale sta lavorando per dare vita a un progetto ambizioso: un giardino comunitario che promuova l’autosufficienza alimentare, l’imprenditorialità e lo scambio di conoscenze pratiche in agricoltura sostenibile.
Il Centro Eco-Center di Stina, un centro giovanile auto-organizzato, ha lanciato un’iniziativa che coinvolgerà attivamente i giovani del villaggio, in particolare quelli provenienti da gruppi vulnerabili, nella costruzione e gestione di un orto che contribuirà non solo al miglioramento della sicurezza alimentare, ma anche alla crescita economica e alla coesione sociale. L’iniziativa si concentrerà sull’agricoltura biologica e sulla permacultura, offrendo opportunità di apprendimento e di sperimentazione in un contesto rurale autentico.
Un giardino per la comunità
Il progetto prevede la creazione di serre geodetiche e alveari all’interno del Centro Giovanile di Stina, un’area che diventerà il cuore pulsante di questa iniziativa. Le serre ospiteranno coltivazioni agricole su piccola scala, come peperoni, pomodori, lime, erbe aromatiche come lavanda, menta e rose, e altre piante che verranno selezionate successivamente. Gli alveari offriranno l’opportunità di coltivare il miele, un prodotto che può rappresentare una risorsa importante per la comunità.
I residenti locali saranno coinvolti in tutte le fasi del progetto, dalla progettazione alla realizzazione, grazie a campi di lavoro estivi che vedranno la partecipazione dei giovani ucraini. La progettazione paesaggistica e le tecniche di giardinaggio biologico saranno impartite da esperti di orticoltura e permacultura, provenienti da ONG partner, che condivideranno le loro competenze pratiche con i membri della comunità.
Obiettivi e benefici
- I partecipanti acquisiranno competenze pratiche in orticoltura, permacultura e gestione agricola, competenze utili non solo per il presente, ma anche per future opportunità imprenditoriali.
- I prodotti agricoli coltivati saranno distribuiti tra i membri del centro giovanile e altri membri vulnerabili della comunità, migliorando la sicurezza alimentare in un’area che affronta sfide economiche.
- Il progetto favorirà l’integrazione tra le diverse generazioni e la collaborazione tra i residenti locali e gli esperti esterni, creando un legame più forte nella comunità.
- L’iniziativa promuoverà pratiche agricole ecologiche, come la coltivazione biologica e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Come puoi aiutare
Per realizzare questo progetto, il Centro Eco-Center ha bisogno di raccogliere fondi per acquistare i materiali necessari per costruire le serre e gli alveari, nonché per coprire i costi di logistica e mano d’opera. La lista dei materiali include legno, materiali per il rivestimento delle serre, sementi per le colture e attrezzi per la costruzione. Le spese di trasporto, la manodopera specializzata e la preparazione del terreno sono altre voci di costo da sostenere.
L’iniziativa è sostenuta da una campagna di crowdfunding su GoFundMe, a cui è possibile contribuire per aiutare a coprire le spese e permettere la realizzazione del giardino. Ogni donazione è un passo verso un futuro più verde e sostenibile per la comunità di Stina.
Questo progetto non è solo una speranza per il presente, ma una semina per il futuro. Il giardino comunitario di Stina diventerà una risorsa vitale per il villaggio, non solo in termini di cibo, ma anche come luogo di apprendimento, scambio e innovazione. Con il supporto di tutti, questo sogno può diventare realtà.
Se desideri contribuire e sostenere questa causa, visita la campagna di raccolta fondi su GoFundMe e unisciti a noi nel costruire un futuro più verde e prospero per Stina.
Grazie per il tuo supporto!
LETTERS FROM ESC | Alessia Mancino
SALONICCO (Grecia)
Novembre 2023 – Giugno 2024
· Il racconto di Alessia Mancino
A Sustainable Green Europe in Benicàssim
In October, young leaders from across Europe gathered in the scenic coastal town of Benicàssim, Spain, for an enriching Youth Exchange dedicated to creating a more sustainable Europe. This program, part of our Erasmus+ “Voices of the Next Generation” project funded by the European Union, empowered participants to explore the essential themes of climate change, biodiversity, the European Green Deal, sustainable consumption, and policy-making for environmental resilience.
Our exchange offered a unique opportunity to not only learn but to experience nature’s beauty firsthand. One of the most memorable moments was a hike through Natura 2000 protected areas, highlighting the rich biodiversity that sustainable policies aim to protect. This excursion underscored the importance of the EU’s strategy to use natural resources at a pace that allows the earth to renew them, a vital approach in a post-COVID-19 context where resilient ecosystems are key to societal stability.
Throughout the exchange, our participants engaged in a variety of workshops and group activities, each focused on fostering knowledge and action around sustainability. Some key highlights included:
- Interactive Group Discussions: Topics like the European Green Deal, biodiversity, and the role of youth in environmental policy were explored in depth, encouraging participants to exchange insights and ideas.
- Collaborative Workshops: Hands-on activities allowed participants to brainstorm initiatives for their local communities, from reducing waste to advocating for sustainable urban development.
- Natura 2000 Hike: An inspiring journey through biodiversity-rich areas gave participants a real-world glimpse of the ecosystems they’re working to protect.
- Cultural Exchange and Team-Building: With participants from across the EU, the exchange offered rich cultural experiences and fostered lasting friendships, reinforcing a shared commitment to a sustainable Europe.
This exchange was not just a learning experience; it was a call to action. As these young leaders return home, they bring with them renewed motivation and practical tools to advocate for a greener, more resilient Europe.
Thank you to everyone who took part in this incredible journey! Together, we are building a sustainable future—one initiative, one community at a time.
Stay connected with us and follow our journey to see how European youth are shaping the future of environmental policy!
Don’t forget to check out our Instagram carousel for a visual recap of these memorable moments! @voicesofnextgen
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