La salute non è un’isola
- Anno di Sviluppo
2024, 2025
- Parole Chiave
Benessere, salute mentale, giovani, adolescenti, scuola, discussione, spazi di parola, psicologi, psicologia
- Area di Progetto
Youth
Il progetto intende restituire la complessità del discorso sul benessere e la salute mentale per costruire una nuova narrazione non diagnostica bensì di significato collettivo dei vissuti, che sposta il focus dalla cura del sintomo all’accoglienza dello stesso per una lettura sociale delle cause e, conseguentemente, per una riflessione congiunta sulle strategie di supporto da poter mettere in atto.
In tale ottica il confronto tra pari supportato da una comunità educante attenta e con un ruolo di guida ai processi si pone come una risorsa, poiché attenua i vissuti di diversità e solitudine, spesso alla base di una disperazione esistenziale che può portare a un grande malessere, alla base di gravi sintomatologie. I protagonisti sono i giovani, che vengono invitati a diventare consapevoli del proprio benessere e imparano a portare le proprie istanze nei differenti contesti che vivono. I luoghi coinvolti sono quelli non connotati come luoghi di diagnosi della cura: scuole, CPG e il Centro d’incontro e ascolto Aria-Spazi Reali, con cui la presente proposta è fortemente intrecciata.
Gli obiettivi:
– Inserire il concetto di salute e benessere mentale oltre una chiave individuale, seppur importante, e allargarlo al contesto sociale, che nel caso degli adolescenti riguarda i pari, la famiglia e adulti di riferimento che possono essere incontrati a scuola o in contesti da loro frequentati come Spazi Reali e CPG.
– Fornire alla comunità educante degli strumenti utili per supportare i giovani, costruendo modalità di ascolto che valorizzino le risorse individuali e di contesto del ragazzo e portino a una diminuzione del senso di impotenza e paura che spesso provano gli adulti rispetto a malesseri percepiti come angoscianti.
– Promuovere un processo di empowerment del giovane rispetto alla propria vita e al proprio benessere attraverso anche percorsi gruppali.
Le azioni:
– Capacity building della comunità educante: formazioni per antenne sul territorio (scuole e CPG) e supervisione per il gruppo di lavoro.
– Gruppi di lungo periodo come strumento di accompagnamento e prevenzione terziaria.
– Spazi di parola come strumento di prevenzione primaria (a scuola) o secondaria (in luoghi non connotati).
– Analisi dei bisogni in contesti giovanili informali: questionario somministrato nei CPG e lavoro di rete con operatori giovanili dei centri.
– Festival sulla salute mentale come spazio di restituzione delle azioni, confronto con gli shareholders, creazione e promozione di cultura legata alla salute mentale con un approccio non stigmatizzante.