Articoli

Game based learning & escape room methodology – Training Romania

Sei interessat* al game based learning? Vuoi usare il potere dello storytelling per creare delle esperienze educative uniche?

In questa formazione internazionale potrai confrontarti con un gruppo di esperti internazionali interessati a sviluppare strumenti innovativi e creativi per lavorare con i giovani.

Il training è parte del progetto KA2 “Youth Escape – COVID” finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+, realizzato dall’Associazione Scout Society (Romania) in collaborazione con Associazione culturale Eufemia (Italia), Asociacion Deses-3 (Spagna), FAJUB – Federação das Associações Juvenis do Distrito de Braga (Portogallo), Cap Ulysse Carrières Internationales (Francia), İstanbul Üniversitesi – Cerrahpaşa İnşaat Mühendisliği (Turchia) e SYNTHESIS (Cipro).

Quando: dal 5 al 10 settembre

Dove: Nocavi, Romania

Target: 5 (18+ anni)

Quota socio: 15EUR

Infopack

Puoi candidarti compilando questa scheda motivazionale facendo riferimento al progetto/i che ti interessa.

Escape room “Fight Racism”

Provenienza ed etnia, classe sociale di appartenenza, luogo di nascita, colore della pelle… Le matrici della discriminazione sono molteplici ma hanno tutte un tratto comune: mettono in luce le differenze tra le persone, invece che le caratteristiche che ci accomunano. 

La parola “confine”, per esempio, è un concetto ambiguo, poiché indica contemporaneamente le barriere che si chiudono e le porte che si aprono verso l’esterno; può essere allo stesso tempo protettivo e oppressivo, un punto di conflitto e un punto di incontro, a seconda del lato in cui ci si trova a dissertarne, oppure a cercare con tutte le forze di superarlo.

Il regolamento di Schengen e le leggi sulla migrazione in Italia e in Europa sono esempi eclatanti di come si possano considerare alcune caratteristiche invece di altre, creando così barriere invisibili, passaporti forti o deboli ed un’intera nomenclatura che comprende migranti regolari e irregolari, richiedenti asilo, rifugiati…

L’obiettivo di questa escape room è far riflettere i partecipanti sulle varie forme che il “razzismo” può assumere, aiutandoli a comprendere le forme di discriminazione più nascoste, che a ben guardare sono sotto i nostri occhi nella vita di tutti i giorni.

La storia

Carri senza cavalli, aerei, jet supersonici e razzi interplanetari. Abbiamo superato ogni limite imposto dalla natura, abbattuto la barriera del suono e quasi eguagliato la velocità della luce!

In un futuro non troppo lontano, l’umanità si sente in completo controllo dello spazio e del tempo. La scienza ha oltrepassato tutti i confini e le barriere. 

Per dimostrare questa supremazia, gli uomini più potenti della Terra fanno una scommessa: fare il giro del mondo in soli 45 minuti.

Il tuo gruppo è stato selezionato per tentare la missione. Prima di intraprendere il viaggio, però, avrete bisogno dell’addestramento necessario: seguite i nostri esperti e preparatevi per questa grande avventura!

Scopri di più visitando il sito ufficiale del progetto.

Qui la pagina dedicata sul nostro sito.

– – –

L’escape room NO BORDERS è realizzata all’interno del progetto Escape Racism – Toolbox to promote inclusive communitiesco-finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ KA2 e dalla Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Escape4Change.

Primo obiettivo raggiunto! Grazie per collaborare con il nostro crowfunding!

La Escape Room sul verde urbano e il bosco commestibile aperto alla comunità sarà presto una realtà!!

Siamo felicissimi di annunciare che il nostro crowfunding promosso per NOPLANETB e Produzioni dal Basso ha raggiunto l’obiettivo e sarà pronto ad iniziare il più presto possibile!

La cura dell’ambiente è uno dei valori più importanti della nostra Associazione. Siamo impegnati nello sviluppo di nuove iniziative per combattere la crisi climatica, stimolare l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile del pianeta.

Per questo motivo abbiamo partecipato alla chiamata NOPLANETB,

il primo HUB italiano che si propone di favorire la diffusione di stili di vita sostenibili incubando, co-progettando e finanziando idee e iniziative di comunicazione, advocacy e sensibilizzazione promosse da piccole organizzazioni della società civile italiana e finalizzate a far crescere la consapevolezza dei cittadini sul tema del cambiamento climatico.

Quest’anno, il richiamo era per idee di miglioramento del verde urbano in città. La nostra proposta cercherà di incentivare la sensibilità sul verde urbano con due attività complementari: una Escape Room e la creazione di nuovi spazi verdi.

Le Escape Room giocano con l’immaginazione, collocando i partecipanti in un’esperienza immersiva e coinvolgente. La sfida è riuscire a lavorare in team, utilizzare tutti i sensi per raccogliere le informazioni dall’ambiente e cercare soluzioni per trovare la via d’uscita.

Come esempio, abbiamo l’esperienza di Escape4Change,  una Escape Room educativa incentrata sulla crisi climatica che il nostro pianeta sta vivendo. In pochi mesi abbiamo accolto più di 500 persone e un centinaio di gruppi, riuscendo a discutere sulla crisi climatica per quasi 10.000 minuti.

Questo tipo di giochi non sono solo divertenti ma hanno un grande potere educativo, generando memorie indelebili e stimolando la consapevolezza su diverse tematiche.

Alla fine di ogni sessione, ogni partecipante del Escape Room riceverà un piccolo albero da frutto da piantare nel parco dove si sviluppa l’Escape Room.

Da questa attività nascerà un bosco commestibile, costruito dai partecipanti al progetto, e la idea e che in pochi anni tutti possano godere di un nuovo spazio verde pensato come luogo di ristoro e ricreazione.

Le aree verdi urbane contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria respirata nelle grandi città inquinate, contribuendo nel contempo a migliorare la longevità e la qualità della vita dei loro abitanti. Essendo una delle città più inquinate d’Europa, Torino ha un grande bisogno di spazi più ecosostenibili e di una maggiore consapevolezza del verde urbano.

Una foresta alimentare è letteralmente una foresta che produce cibo da mangiare, e può aiutarci a creare comunità più sostenibili, sane e piacevoli da vivere.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato a questa idea:

  • Roberta Lanzi
  • Morgana Dubioso
  • Adele Manassero
  • Fabrizio Fantia
  • Chiara Fiore
  • Larisa Tomsic
  • Assunta Mirto
  • Cristina Lafata
  • Davide Rizzi
  • Isabel Maria Seixas Martins 
  • Ilaria Mardocco
  • Giulia Farfoglia
  • Elena Villani
  • Pierluigi Farfoglia
  • Rita Pereira
  • Pasquale Lanni
  • Bernard Fiedler
  • Franco Di Cagno
  • Dario Sacchetto
  • Amilia Björklund

Vi aspettiamo presto per partecipare alla nuova Escape Room e piantare insieme un bosco commestibile per il futuro!