Articoli

LETTERS FROM ESC | Alessia Mancino

SALONICCO (Grecia)

Novembre 2023 – Giugno 2024

· Il racconto di Alessia Mancino

Sono Alessia, ma mi faccio più spesso chiamare Alina. Sono stata a Salonicco, in Grecia, da novembre 2023 a giugno 2024 presso l’ONG United Societies of Balkans, nel progetto Balkan Hotspot.
Questi sette mesi mi hanno insegnato di poter essere molto di più di ciò che credevo di poter essere.
Ho scritto articoli su democrazia, linguaggio inclusivo, danza e cultura, ho co-diretto e realizzato un documentario sull’attivismo, ho ideato e facilitato workshop sul consenso e organizzato giornate di scambio vestiti e oggetti per incentivare le pratiche di riuso.
Ho fatto amicizia con persone molto diverse da me, ho scoperto di amare la vita di comunità che tanto mi spaventava, condividendo spazi, momenti, emozioni con altre venti persone.
Ho acquisito fiducia nelle mie competenze pratiche, artistiche e umane.
La Grecia mi ha fatto capire che, con un po’ di coraggio e fiducia, ci sono molte più porte da aprire di quelle che credessi.
La mia esperienza ESC è stato un dono di cui non sapevo di avere bisogno.

LETTERS FROM ESC | Viola Prunotto

MANOSQUE (Francia)

Settembre 2023 – Giugno 2024

· Il racconto di Viola Prunotto

La mia missione si è svolta a Manosque (Francia, dipartimento 04) tra settembre 2023 e luglio 2024. L’associazione che mi ha ospitata, Éclat de lire, è un perfetto connubio tra i campi culturale e sociale.
Lo scopo principale, difficile da definire con chiarezza vista l’attività perenne dell’associazione in numerose strutture della città, è rendere la lettura più accessibile ai giovani. Per questo, il progetto prevede uno stretto contatto con bambini, spesso stranieri o provenienti da situazioni sociali difficili.
Anche il coinvolgimento dei genitori è fortemente auspicato: l’associazione partecipa a programmi nazionali di inclusione sociale tramite la cultura. La speranza è invogliare a leggere e scrivere, incrementando l’immaginazione e la creatività.
Non manca anche una parte di organizzazione di eventi: ogni anno l’associazione si impegna nella realizzazione di un festival di letteratura giovanile, con invitati tra i più creativi autori per ragazzi disponibili sulla piazza, attori e musicisti. Ho assistito a moltissimi ateliers di scrittura e realizzazione artistica, aiutando i professionisti e i ragazzi a dare il meglio di sé.
L’associazione dispone di una vasta biblioteca aperta a tutti i generi letterari (sempre restando nella fascia di età 0-16anni). Tra i miei compiti figurava anche la corretta manutenzione e catalogazione dei testi.
Grazie alle numerose volontarie, che costituiscono il vero cuore pulsante di Éclat de lire, questo compito è sempre stato gradevole e stimolante. Insomma, un impegno a 360 gradi!
Consiglio vivamente l’esperienza e vi ringrazio per avermi supportata in questo anno.

LETTERS FROM ESC | Cecilia Mastria

SUMARTIN (Isola di Brac, Croazia)

Settembre 2023 – Giugno 2024

· Il racconto di Cecilia Mastria

Sono molto entusiasta di condividere con voi un un’avventura alla quale ho preso parte negli ultimi mesi, ovvero un progetto di volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà (ESC), un’iniziativa dell’Unione Europea che offre ai giovani l’opportunità di partecipare a progetti di volontariato in Europa con l’obiettivo di promuovere la solidarietà, la mobilità ed il coinvolgimento dei giovani nel contribuire ad affrontare le sfide sociali e creare una società più inclusiva.
Il progetto a cui ho avuto il piacere di partecipare si chiama Skills & Stories con l’organizzazione no profit Maritima Educare, situata nel villaggio portuale di Sumartin, sull’isola di Brac, in Croazia, che ha lo scopo di supportare e migliorare il patrimonio marittimo croato e la cultura marittima contemporanea della comunità locale.
Per questo motivo, l’associazione è giornalmente impegnata in attività di restauro di progetti di barche in legno croate e in programmi di educazione marittima all’interno delle scuole sull’isola. Il nostro primo progetto è stato il restauro di una barca a motore in legno, “Mala Barka”, la quale era stata donata a MEA da un pescatore di Sumartin. Per farlo, è stato fondamentale apprendere l’utilizzo dei vari utensili e macchinari e mettere in pratica le varie competenze della tradizionale carpenteria navale croata.
Un altro dei nostri progetti è stato il restauro e l’ammodernamento di una struttura dell’organizzazione, ovvero il Container in cui vi erano depositati i vari utensili e attrezzi.
Un altro dei progetti che più mi ha appassionata è stato contribuire all’organizzazione e creazione di vari workshop e progetti all’interno delle scuole primarie e secondarie di alcuni paesi dell’isola, al fine di mostrare il metodo di lavorazione e restauro delle barche attraverso piccoli modelli di queste create da noi volontari e con lo scopo di far conoscere e avvicinare sempre di più i giovani alla tradizionale cultura marittima.
Infine, durante la nostra permanenza a Sumartin abbiamo preso parte a varie attività sociali all’interno della comunità locale, come l’organizzazione di giornate ecologiche volte alla pulizia delle spiagge.
Diventare una volontaria con il corpo Europeo di Solidarietà presso l’associazione MEA mi ha dato la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria in un piccolo paesino, a contatto con la natura e la semplicità e di immergermi nella lingua e nelle tradizioni della comunità locale.
Ho avuto la fortuna di conoscere e stringere amicizia sia con i volontari di MEA, Tea, Lucas e Jose, miei compagni di viaggio, sia con altri volontari per altre organizzazioni croate ed essere in contatto con persone provenienti da tutta Europa aventi tradizioni, cultura e background differenti, permettendomi di visitare posti mozzafiato, viaggiando e scoprendo la bellezza dei Balcani nella loro unicità.

ESC in Croazia: due settimane piene di serenità!

Leggi l’articolo fino in fondo per una simpatica sorpresa! 😉

Quanto possono valere due settimane? La risposta credo sia molto soggettiva, ma è la prima domanda che mi viene in mente ripensando alla mia esperienza ESC; ero solita pensare che le esperienze all’estero fossero l’Erasmus, ovvero quella cosa che raggiungi tramite l’università, che ti impegna per un anno o quasi, in cui devi investire molto tempo e molto denaro. Poi un’amica mi ha inoltrato un bando in un momento in cui avevo bisogno di nuovi orizzonti, ho scritto una lettera motivazionale piena di speranze e in un soffio mi sono ritrovata a partire, da sola per aeroporti, e arrivare nell’isola di Brač, in Croazia.

La Croazia sembra molto vicina, finchè non ti trovi a partire di notte e arrivare di notte, improvvisandoti turista nelle tappe intermedie del viaggio; raccogli (o ti fai raccogliere) lungo il percorso da qualche altro volontario il cui viaggio di arrivo si incrocia con il tuo e ad un certo punto arrivate insieme a raggiungere quella che per le successive due settimane sarà la vostra famiglia.

Già, in due settimane è possibile conoscere persone tanto intensamente quanto in una vita intera, forse di più. Sento molto vicini i miei compagni di viaggio e so che mi rimarranno dentro per sempre, ciascuno con una sua caratteristica particolare, ciascuno a suo modo. È qualcosa di straordinario.

Tornando alle esperienze più concrete, cosa dire? Il tempo è volato, letteralmente. Le sei ore di lavoro quotidiane nello shipyard sono passate leggere e ci hanno insegnato molto; abbiamo imparato a rivalutare il lavoro manuale, ha in sé tutta la dignità di qualsiasi altro lavoro e in più ti permette di visualizzare il frutto della tua fatica e del tuo tempo immediatamente e concretamente. Abbiamo imparato l’arte del recupero delle barche in legno, del kalafat, della raccolta manuale delle olive e dell’intaglio della pietra, grazie ad una splendida uscita didattica in cui abbiamo potuto vedere la quotidianità di un istituto superiore locale.

Abbiamo imparato a vivere insieme, un gruppo di 16 persone in tre case diverse che ci sono sembrate una sola, a cooperare e collaborare perché la vita fosse il più serena e felice possibile per tutti i componenti del gruppo. Ciascuno ha messo a disposizione i propri talenti dando il proprio contributo alla vita della comunità.

Abbiamo condiviso le tradizioni e le culture dei nostri 4 paesi di origine, accrescendo il nostro spirito europeo e incuriosendoci gli uni gli altri.

Abbiamo scoperto le meraviglie della piccola cittadina di Sumartin, le spiagge, le spiagge e ancora le spiagge! Il plancton che si illumina di notte se muovi l’acqua, il sole che va via velocemente, i caldi pomeriggi e le notti fredde e umide, le mille stelle e le decine di stelle cadenti che ti danno l’impressione di vivere in un altro mondo.

Mi manca tutto questo ma è giusto così: l’ESC è una parentesi, bellissima, che ti insegna molte cose e ti lascia molti strumenti; penso di aver portato a casa un po’ di quella luce che ci ha fatto brillare gli occhi per la maggior parte del tempo, un po’ di positività tanto difficile da trovare nella società di oggi. Hvala Croazia!

Francesca

Ecco qui la sorpresa: i giovani partecipanti all’ESC Outwards Bound hanno riadattato una famosa canzone dei Beatles con un testo sulla loro esperienza! 😍
(Troverete il testo sotto il video)

VID-20191204-WA0012

🎼 In the town where i was born
Lived a life that asked for more
So I went across the sea
To the village of sumartin

We all lived in the village of sumartin

There I met a lot of friends
And learned to love each one of them
Lots of wood and lots of fun
In the shipyard
With Mike the one

Rit

Sunny days and freezing nights
Lots of memories in our eyes

Now it’s time to say goodbye
Tears of rakia from our eyes 🎶



Se anche tu vuoi partire per un progetto internazionale, consulta il nostro sito alla voce opportunità: https://www.observe01sviluppo.cloud/oldeuf/category/opportunita/ 🌍