#Offline selezionato tra i progetti finalisti del premio Tullio De Mauro

Dall’11 al 13 dicembre di 2019 il mondo della scuola si dà appuntamento a Roma per la nona edizione del Global Junior Challenge, il concorso che premia l’uso creativo della tecnologia per la formazione dei giovani, e il nostro progetto di educazione digitale, Offline, è stato selezionato tra i finalisti!

Offline è un progetto sperimentale che prevede la collaborazione di famiglie, corpo docenti ed esperti esterni nel veicolare un approccio critico e consapevole all’uso di smartphone e social media. Nel primo anno di attività, circa 300 studenti dagli 11 ai 13 anni hanno partecipato a questo progetto, discutendo di tematiche che riguardano la tecnologia collegate con diritti umani, ecologia, politica e attualità.

Storicamente promosso da Roma Capitale e organizzato ogni due anni dalla Fondazione Mondo Digitale, dal 2017 il concorso Global Junior Challenge è dedicato a Tullio De Mauro (1932 – 2017), linguista, professore emerito e studioso dei sistemi di istruzione a livello internazionale. ll “Premio Tullio De Mauro alla scuola che Innova e Include” vuole ricordare l’impegno civile del Maestro, proseguirne l’attività e nello stesso tempo continuare a valorizzare il prezioso ruolo di dirigenti e docenti che lavorano quotidianamente coniugando inclusione e qualità dell’offerta formativa.

Siamo molto onorati di essere stati distinti con questa nomina che ci riconosce tra i progetti educativi più importanti del paese.

Di seguito alcuni immagini della mostra educativa a cui abbiamo partecipato.

Escape 4 change

4 volontarie e una Escape Room

Educare alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso il gioco può essere una modalità divertente per bambini e adulti.

È stato il caso dell’ Escape Room educativa che abbiamo lanciato il 15 marzo in collaborazione con l’associazione di cooperazione internazionale LVIA. La città di Torino ha potuto godere di Escape4Change fino al 12 maggio 2019 presso il BUNKER, in Via Paganini, 0/200.

Le nostre volontarie SVE sono subito state coinvolte nel progetto, sia come partecipanti che come staff di supporto all’organizzazione. Ecco il loro racconto!

 “Siamo 4 volontarie europee – Ana (Spagna), Jenny (Germania), Irene (Spagna) e Ruta (Lettonia). All’inizio di aprile ci siamo cimentate nel gioco di “Escape4Change – Per capire e agire contro il cambiamento climatico“, organizzato da Eufemia. È una Escape Room Educativa dalla quale si può uscire risolvendo diversi enigmi a tema climatico. Siamo rimaste piacevolmente sorprese dalla creatività dei realizzatori dell’escape room!

Immagini, video, vari contributi studiati e realizzati per farci sentire come se fossimo in un altro continente! E4C ha incluso informazioni sull’Etiopia e su quanto sia difficile avere accesso all’acqua per coloro che vivono lì.

La parte educativa era in italiano, ma lo staff di E4C è stato molto amichevole e ci ha aiutato con la traduzione e lo svolgimento del gioco. Anche se solo una di noi conosce l’italiano, questo non è stato un ostacolo per giocare e risolvere gli enigmi, quindi anche gli stranieri sono stati i benvenuti! Abbiamo trascorso il nostro tempo magnificamente e in maniera utile!

Dopo essere sopravvissute a questa esperienza come giocatrici, abbiamo aiutato nell’organizzazione dell’E4C come volontarie: abbiamo introdotto i giocatori alla mostra fotografica “Afar: dove i sogni e la terra bruciano” a cura di Simone Migliaro, che racconta la vita in Etiopia, abbiamo spiegato le istruzioni prima del gioco e alla fine di ogni sessione abbiamo preparato l’E4C per il gruppo successivo di giocatori. Esperienza meravigliosa e, a nostro avviso, una fantastica forma di educazione non formale!”

E4C

 

Free Code School

Il progetto nasce nell’ambito del bando promosso da Compagnia di San Paolo “EXTRA STRONG. Più opportunità educative tra scuola, famiglia e territorio”- anno 2016.

FREE CODE SCHOOL è un progetto che si è svolto nel corso degli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 con la collaborazione di diversi attori del territorio della Circoscrizione 3 della Città di Torino e non solo: Associazione Eufemia, ente capofila, I.C. Alberti, Esserci scs, Ass. Radio Ohm, Ass. Koinè, Ass. Jetop (che si è aggiunto in itinere), e con l’adesione della Bibliomediateca Mario Gromo- Museo Nazionale del Cinema di Torino, e Il Museo di Arte Orientale di Torino- MAO.

Obiettivo progettuale è stato l’incentivare nuove e varie forme di protagonismo attivo delle famiglie e dei minori, per sostenere un modo “open source” di abitare la scuola, intesa come risorsa aperta del/al territorio, concreto bene comune rispetto al quale instaurare relazioni di cura, con ricadute positive sulla capacità di inclusione scolastica e di riduzione del rischio-dispersione. Nel rispetto dei principi ispiratori del bando, dunque, si è voluto offrire più opportunità aggregative ed educative, nel tempo extrascolastico, ai minori delle scuole primarie e secondarie di grado primo ed alle loro famiglie, in particolare dell’I.C. Alberti e del quartiere San Paolo, realtà dove siamo radicati.

Il progetto si è composto di diverse azioni, di seguito dettagliate, che nella loro combinazione hanno voluto concretizzare il concetto di “scuola-aperta” attraverso una gestione partecipata (ownership dal basso) della risorsa, di cui i beneficiari, sia gli studenti e le loro famiglie, che gli insegnanti, gli operatori e gli educatori coinvolti, sono divenuti progressivamente i garanti, promuovendo attività, mobilitando e valorizzando le proprie competenze. In quest’ottica la maggior parte delle attività si è ispirata ad un’economia collaborativa (sharing economy), adottando forme di scambio non economico e/o redistributivo ma incentrate sulla reciprocità in grado di valorizzare gli individui e di creare legame sociale e relazioni reciproche di cura.

Le azioni previste sono state molteplici e si sono svolte sia a scuola ( corsi di alfabetizzazione digitale e laboratori multimediali con Radio Ohm, incontri con le psicologhe di Koinè per il supporto alle pratiche genitoriali, colloqui individuali riservati alle famiglie, aperture straordinarie delle biblioteche scolastiche con il supporto dei genitori, coinvolti attivamente), sia fuori scuola e precipuamente presso gli spazi circoscrizionali di via Moretta 55/bis, o presso i giardini SPA con il supporto di Esserci.

Per favorire la dimensione della “scuola aperta al territorio” si sono svolte, dunque, azioni congiunte dei partner, entro lo spazio-scuola, con la partecipazione e il coinvolgimento attivo e responsabile dei destinatari (cerchio/coordinamento aperto dei genitori per la programmazione di interventi a favore della scuola aperta e la valorizzazione delle sue risorse per l’utenza e il territorio, es. biblioteche) e la valorizzazione delle life skills dei minori e anche competenze digitali attraverso lo sviluppo di una cultura digitale critica e consapevole. Per aprire il territorio alla scuola si sono promosse azioni sul territorio per lo sviluppo di risorse accessibili ai minori con specifico riguardo ai soggetti più fragili.

Link all’album di foto

Fra i prodotti realizzati dai ragazzi segnaliamo la partete interattiva grazie alla collaborazione dell’associazione JEToP. Gli strumenti utilizzati sono stati: bare conductive e inchiostro conduttivo, panelli per la creazione dei disegni, matite e forbici (per la realizzazione degli stencil), casse e cavi, sensori touch e Arduino: un vero e proprio “muro parlante” in cui sono rappresentate e raccontate 4 storie scelte e interpretate dai ragazzi: “Pearcy Jackson, “Harry Potter”, “Il Piccolo Principe”, “Lo Hobbit”. Toccando il disegno, si attiva il suono e si può ascoltare il racconto.

 

Un altro dei prodotti dei ragazzi:

Offline

Smartphone, tablet, internet, computer, social media, fake news… Le tecnologie per l’informazione e la comunicazione (ICT – Information and Communication Technology) sono ormai parte integrante del nostro vivere ed agire quotidiano.

La generazione Z -i nati a cavallo del nuovo millennio- ha avuto accesso sin dai primissimi anni di vita a strumenti che non erano immaginabili fino a pochi anni prima e, cosa forse ancora più importante, che le generazioni precedenti non hanno ancora pienamente assimilato.

L’utilizzo delle tecnologie è peraltro molto diverso a seconda dell’età, dove con l’avanzare della stessa se ne fa un uso molto più legato alle necessità concrete e tangibili, mentre i ragazzi prediligono i social media, le reti informali e i prodotti audio-video (vedere ad esempio i lavori di ricerca “Millennials stand out for their technology use, but older generations also embrace digital life” e “Internet and Technology Use“).

La rapidità con cui si susseguono le “novità”, il continuo lancio di prodotti “innovativi” e le scoperte in ambito scientifico rendono molto complicato se non impossibile rimanere al passo.

La forte spinta del mercato rende il grande pubblico consumatore avido ed insaziabile di tecnologia all’ultima moda e la pressione dei pari ad ottenere subito il nuovo smartphone.

Tutto questo, unito a ritmi di vita spesso frenetici in cui i ragazzi e le ragazze sono sole per un gran numero di ore e la naturale predisposizione all’esplorazione ed al rischio dell’età adolescenziale e pre-adolescenziale, può sfociare in azioni sconsiderate con conseguenze più o meno gravi.

Senza creare facili allarmismi, è però necessario affrontare con serietà la situazione, dotando sia i ragazzi, sia la comunità educante, degli strumenti necessari per orientarsi nel mondo delle ICT.

La chiave di volta può e dev’essere un approccio critico ma informato al tema, favorendo la scoperta congiunta delle enormi possibilità offerte dalle ICT e dai rischi che le accompagnano; parafrasando un noto personaggio dei fumetti: “Da grandi poteri, informazioni e strumenti, derivano grandi responsabilità”.

Una comunità educante compatta, con un sistema di valori condiviso ed un esempio virtuoso può riuscire là dove il controllo fallisce ed il proibizionismo esacerba i comportamenti più pericolosi, spesso figli di scarsa attenzione degli adulti di riferimento.

L’idea

Offline è un progetto sperimentale che prevede la collaborazione di famiglie, corpo docenti ed esperti esterni nel veicolare un approccio critico e consapevole all’uso di smartphone e social media.

Il primo anno vede coinvolti gli/le alunni/e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, a cui, in accordo con le famiglie, non verrà concesso di utilizzare uno smartphone né a casa né a scuola e di posticipare l’iscrizione ai social almeno all’anno successivo (ricordando che su alcune piattaforme c’è un limite di età di 13 anni).

Contestualmente verranno realizzate attività laboratoriali durante l’orario curricolare e formazioni per gli adulti.

Obiettivi

Il progetto punta a:

  •  mettere in discussione l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare smartphone, app e social media. Con il termine “discussione” intendiamo analizzare il loro uso attraverso un dialogo costruttivo scevro da preconcetti e con un finale non già determinato a priori;
  • aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei mezzi tecnologici a nostra disposizione, largamente e quotidianamente usati in diversi ambiti formali, non formali e informali;
  • favorire l’ascolto reciproco in un dialogo necessariamente intergenerazionale.

Destinatari

Idealmente tutti gli alunni e le alunne dell’istituto frequentanti la stesso grado, i loro insegnanti e genitori.

Incontri utili dalla classe quarta della scuola primaria di primo grado.

Modalità

La nostra metodologia si basa su tecniche di educazione non formale ampiamente sperimentate in ambito locale ed internazionale, sebbene inserite in un contesto formale quale quello scolastico. Si ovvierà quindi ad alcuni requisiti (quali ad esempio la partecipazione volontaria alle attività), cercando di raggiungere il più ampio consenso, sia dei/lle ragazzi/e, sia degli adulti, in fase di presentazione della proposta e discutendo le scelte in itinere.

L’offerta vorrà essere quanto più possibile calata nel contesto specifico e riferita alle esigenze dei singoli gruppi classe. I percorsi potranno dunque differire in termini di attività, pur rimanendo orientati al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra.

http://wordpress-82043-1982009.cloudwaysapps.com/2019/08/16/report-2018-2019-progetto-offline/