Offline
Smartphone, tablet, internet, computer, social media, fake news… Le tecnologie per l’informazione e la comunicazione (ICT – Information and Communication Technology) sono ormai parte integrante del nostro vivere ed agire quotidiano.
La generazione Z -i nati a cavallo del nuovo millennio- ha avuto accesso sin dai primissimi anni di vita a strumenti che non erano immaginabili fino a pochi anni prima e, cosa forse ancora più importante, che le generazioni precedenti non hanno ancora pienamente assimilato.
L’utilizzo delle tecnologie è peraltro molto diverso a seconda dell’età, dove con l’avanzare della stessa se ne fa un uso molto più legato alle necessità concrete e tangibili, mentre i ragazzi prediligono i social media, le reti informali e i prodotti audio-video (vedere ad esempio i lavori di ricerca “Millennials stand out for their technology use, but older generations also embrace digital life” e “Internet and Technology Use“).
La rapidità con cui si susseguono le “novità”, il continuo lancio di prodotti “innovativi” e le scoperte in ambito scientifico rendono molto complicato se non impossibile rimanere al passo.
La forte spinta del mercato rende il grande pubblico consumatore avido ed insaziabile di tecnologia all’ultima moda e la pressione dei pari ad ottenere subito il nuovo smartphone.
Tutto questo, unito a ritmi di vita spesso frenetici in cui i ragazzi e le ragazze sono sole per un gran numero di ore e la naturale predisposizione all’esplorazione ed al rischio dell’età adolescenziale e pre-adolescenziale, può sfociare in azioni sconsiderate con conseguenze più o meno gravi.
Senza creare facili allarmismi, è però necessario affrontare con serietà la situazione, dotando sia i ragazzi, sia la comunità educante, degli strumenti necessari per orientarsi nel mondo delle ICT.
La chiave di volta può e dev’essere un approccio critico ma informato al tema, favorendo la scoperta congiunta delle enormi possibilità offerte dalle ICT e dai rischi che le accompagnano; parafrasando un noto personaggio dei fumetti: “Da grandi poteri, informazioni e strumenti, derivano grandi responsabilità”.
Una comunità educante compatta, con un sistema di valori condiviso ed un esempio virtuoso può riuscire là dove il controllo fallisce ed il proibizionismo esacerba i comportamenti più pericolosi, spesso figli di scarsa attenzione degli adulti di riferimento.
L’idea
Offline è un progetto sperimentale che prevede la collaborazione di famiglie, corpo docenti ed esperti esterni nel veicolare un approccio critico e consapevole all’uso di smartphone e social media.
Il primo anno vede coinvolti gli/le alunni/e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, a cui, in accordo con le famiglie, non verrà concesso di utilizzare uno smartphone né a casa né a scuola e di posticipare l’iscrizione ai social almeno all’anno successivo (ricordando che su alcune piattaforme c’è un limite di età di 13 anni).
Contestualmente verranno realizzate attività laboratoriali durante l’orario curricolare e formazioni per gli adulti.
Obiettivi
Il progetto punta a:
- mettere in discussione l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare smartphone, app e social media. Con il termine “discussione” intendiamo analizzare il loro uso attraverso un dialogo costruttivo scevro da preconcetti e con un finale non già determinato a priori;
- aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei mezzi tecnologici a nostra disposizione, largamente e quotidianamente usati in diversi ambiti formali, non formali e informali;
- favorire l’ascolto reciproco in un dialogo necessariamente intergenerazionale.
Destinatari
Idealmente tutti gli alunni e le alunne dell’istituto frequentanti la stesso grado, i loro insegnanti e genitori.
Incontri utili dalla classe quarta della scuola primaria di primo grado.
Modalità
La nostra metodologia si basa su tecniche di educazione non formale ampiamente sperimentate in ambito locale ed internazionale, sebbene inserite in un contesto formale quale quello scolastico. Si ovvierà quindi ad alcuni requisiti (quali ad esempio la partecipazione volontaria alle attività), cercando di raggiungere il più ampio consenso, sia dei/lle ragazzi/e, sia degli adulti, in fase di presentazione della proposta e discutendo le scelte in itinere.
L’offerta vorrà essere quanto più possibile calata nel contesto specifico e riferita alle esigenze dei singoli gruppi classe. I percorsi potranno dunque differire in termini di attività, pur rimanendo orientati al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra.
http://wordpress-82043-1982009.cloudwaysapps.com/2019/08/16/report-2018-2019-progetto-offline/