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Escape room “Fight Racism”

Provenienza ed etnia, classe sociale di appartenenza, luogo di nascita, colore della pelle… Le matrici della discriminazione sono molteplici ma hanno tutte un tratto comune: mettono in luce le differenze tra le persone, invece che le caratteristiche che ci accomunano. 

La parola “confine”, per esempio, è un concetto ambiguo, poiché indica contemporaneamente le barriere che si chiudono e le porte che si aprono verso l’esterno; può essere allo stesso tempo protettivo e oppressivo, un punto di conflitto e un punto di incontro, a seconda del lato in cui ci si trova a dissertarne, oppure a cercare con tutte le forze di superarlo.

Il regolamento di Schengen e le leggi sulla migrazione in Italia e in Europa sono esempi eclatanti di come si possano considerare alcune caratteristiche invece di altre, creando così barriere invisibili, passaporti forti o deboli ed un’intera nomenclatura che comprende migranti regolari e irregolari, richiedenti asilo, rifugiati…

L’obiettivo di questa escape room è far riflettere i partecipanti sulle varie forme che il “razzismo” può assumere, aiutandoli a comprendere le forme di discriminazione più nascoste, che a ben guardare sono sotto i nostri occhi nella vita di tutti i giorni.

La storia

Carri senza cavalli, aerei, jet supersonici e razzi interplanetari. Abbiamo superato ogni limite imposto dalla natura, abbattuto la barriera del suono e quasi eguagliato la velocità della luce!

In un futuro non troppo lontano, l’umanità si sente in completo controllo dello spazio e del tempo. La scienza ha oltrepassato tutti i confini e le barriere. 

Per dimostrare questa supremazia, gli uomini più potenti della Terra fanno una scommessa: fare il giro del mondo in soli 45 minuti.

Il tuo gruppo è stato selezionato per tentare la missione. Prima di intraprendere il viaggio, però, avrete bisogno dell’addestramento necessario: seguite i nostri esperti e preparatevi per questa grande avventura!

Scopri di più visitando il sito ufficiale del progetto.

Qui la pagina dedicata sul nostro sito.

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L’escape room NO BORDERS è realizzata all’interno del progetto Escape Racism – Toolbox to promote inclusive communitiesco-finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ KA2 e dalla Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Escape4Change.

I sapori della Resistenza

🌹Il 25 Aprile festeggeremo la liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista. E lo faremo cucinando!

🔴 I SAPORI DELLA RESISTENZA – IL GUSTO DELLA LIBERTÀ
A partire dalle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook de Il Gusto del Mondo, prepareremo un piatto della resistenza per condividere insieme gusti e sapori alla riscoperta della nostra memoria.

✳️ Con la partecipazione di Valentina Zaccaria – Servizi Educativi del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.

✳️ COME PARTECIPARE?
Se vuoi conoscere la ricetta e prepararla in diretta insieme a noi, iscriviti qui, riceverai ingredienti, quantità e una storia della Resistenza.

✳️ se vuoi +info scrivi una email a: ilgustodelmondo@gmail.com

✳️ PERCHÈ PARTECIPARE?
Il cibo ha, da sempre, un forte valore simbolico nella costruzione dell’identità individuale, sociale e territoriale. È il rito collettivo per eccellenza, il rito della condivisione.

Anche durante la Resistenza e dopo la Liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista, attorno al cibo sono nate storie che tracciano le coordinate di un periodo storico e che ci permettono, oggi, di entrare nel vivo di quelle esistenze.

Per questo motivo Il Gusto del Mondo, Associazione Eufemia e Cucine Confuse hanno deciso di organizzare “I Sapori della Resistenza – il Gusto della Libertà”, all’interno del percorso formativo in ambito ristorativo, che vede coinvolte 10 persone migranti, studieremo le ricette della Resistenza e cercheremo di esplorare un periodo storico drammatico le cui ideologie sono ancora troppo spesso rivangate #25apriletuttolanno✊🏽
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L’evento è realizzato nell’ambito del progetto “Prospettive d’autonomia” – “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) Obiettivo Nazionale ON 1 – lett c) – Potenziamento del Sistema di 1° e 2° accoglienza – Avviso Realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia – PROG 3242”

Food Pride trasporta la solidarietà

Da circa due anni, alla consolidata attività di recupero delle eccedenze ortofrutticole, abbiamo affiancato i laboratori di cucina in collaborazione con Aeris Cooperativa Sociale, Cooperativa Sociale Gruppo Arco, e Sostegno Territoriale della cooperativa “La Rondine”.

Perché dei laboratori di cucina? 🍲

Una delle conseguenze di chi vive senza una casa è l’impossibilità di poter cucinare e di poter scegliere cosa mangiare. Questo spesso comporta una disaffezione al cibo e patologie legate alla cattiva alimentazione. Crediamo, invece, che la cucina e il cibo, inteso come bene comune, debba essere valorizzato da quelli che sono i servizi dell’accoglienza. Allo stesso modo, per le persone affette da disturbi psichici, il cucinare insieme permette di ridare al cibo il suo valore nutrizionale e relazionale aiutando a canalizzare le proprie energie.

Con l’emergenza COVID-19 e le disposizioni sulle misure di sicurezza, da marzo, non è più stato possibile proseguire le nostre attività con gli stessi principi che le animavano. Non ce la siamo sentiti però di abbandonare le relazioni costruite negli anni e abbiamo progettato la preparazione e il trasporto dei pasti per i servizi di ospitalità notturna.

Con la rete Food Pride, abbiamo risposto alla chiamata ed attivato una incredibile catena di solidarietà. Partendo grazie alla disponibilità di ristoratori e “cuochi solidali”, prima il Giardino Ristorante Veg Torino e Giardino forbito e poi con la preziosa collaborazione di La Gastronomia Veg e Il gusto del Mondo, dal 9 marzo al 2 maggio 2020, abbiamo consegnato 140 pasti al giorno per 3 case di ospitalità notturna per persone senza dimora (via Marsigli 12/14 di Aeris Cooperativa Sociale, Via Ghedini 6 di Cooperativa Animazione Valdocco, Via Sacchi TerraMia Onlus. e per il social housing di via Capriolo gestito dalla Cooperativa Sociale Gruppo Arco.

Sicuramente questa emergenza ci ha dimostrato che la solidarietà è fondamentale e necessaria e che nulla potrà sostituire la relazione umana.

Un GRAZIE ENORME:

🎉 ai volontari di Associazione EUfemia, Rete Ong, Eco Dalle Città, Il gusto del mondo e Cucine Confuse che si sono spesi con entusiasmo, senza i quali nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.

🎉 a Goria Raffaella, Cecilia Rendina e La Gastronomia Veg che hanno risposto e messo a disposizione i locali e le loro forze per cucinare.

🎉 a Fabrizio Platzer e la Ciclocucina per il supporto e la disponibilità dimostrata

🎉 a Silvana e Gianpiero della cooperativa agricola Terranova (di Luserna San Giovanni) che ha coinvolto Cereal Terra e ringraziamo Cereal Terra Srl che ha deciso di donare oltre 500 porzioni di ottima zuppa per riscaldare nei momenti difficili.

🎉 al Mercato Di Corso Brunelleschi e Beppe Santoro e Minestronebio21 e al Mercato di corso Racconigi, lamadrenatura, che da anni, assieme a molti altri, donano al progetto Pane in Comune.

🎉 al Mercato Via Di Nanni Torino che ha generosamente risposto alla chiamata donando prosciutti e formaggi. In particolare il banco di carne di Massimo e Maria Pia, il banco di carne di Nicola e tanti altri.

🎉 alla panetteria di Borgo San Paolo e il Il Forno di San Bernardino di Martinasso Giovanni & C. Snc per il pane e le pizze.

🎉 alla Parrocchia di San Bernardino per averci dato in prestito i pentoloni necessari a cucinare così tanto cibo.

🎉 a Giovanni Dell’Agnese (Pasticceria Dell’Agnese) che, pur non conoscendoci, ha messo in moto una catena virtuosa contattando Bogana Group di Bra e ringraziamo Bogana Group per aver messo a nostra disposizione attrezzatura da cucina professionale trasportata a Torino grazie a TecnoB di Paolo Battaglino.

🎉 alla #carovanasalvacibo di Eco Dalle Città, alla Casa del Quartiere, Agenzia Sviluppo San Salvario onlus, alla Rete delle Case del Quartiere, a Celocelofood per l’aiuto nell’approvvigionamento di beni alimentari da cucinare.

volontari food pride

Sicuramente abbiamo dimenticato qualcuno… Grazie a tutte e tutti!

Il progetto è stato realizzato anche con il sostengo di Compagnia di San Paolo