I sapori della Resistenza

🌹Il 25 Aprile festeggeremo la liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista. E lo faremo cucinando!

🔴 I SAPORI DELLA RESISTENZA – IL GUSTO DELLA LIBERTÀ
A partire dalle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook de Il Gusto del Mondo, prepareremo un piatto della resistenza per condividere insieme gusti e sapori alla riscoperta della nostra memoria.

✳️ Con la partecipazione di Valentina Zaccaria – Servizi Educativi del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.

✳️ COME PARTECIPARE?
Se vuoi conoscere la ricetta e prepararla in diretta insieme a noi, iscriviti qui, riceverai ingredienti, quantità e una storia della Resistenza.

✳️ se vuoi +info scrivi una email a: ilgustodelmondo@gmail.com

✳️ PERCHÈ PARTECIPARE?
Il cibo ha, da sempre, un forte valore simbolico nella costruzione dell’identità individuale, sociale e territoriale. È il rito collettivo per eccellenza, il rito della condivisione.

Anche durante la Resistenza e dopo la Liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista, attorno al cibo sono nate storie che tracciano le coordinate di un periodo storico e che ci permettono, oggi, di entrare nel vivo di quelle esistenze.

Per questo motivo Il Gusto del Mondo, Associazione Eufemia e Cucine Confuse hanno deciso di organizzare “I Sapori della Resistenza – il Gusto della Libertà”, all’interno del percorso formativo in ambito ristorativo, che vede coinvolte 10 persone migranti, studieremo le ricette della Resistenza e cercheremo di esplorare un periodo storico drammatico le cui ideologie sono ancora troppo spesso rivangate #25apriletuttolanno✊🏽
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L’evento è realizzato nell’ambito del progetto “Prospettive d’autonomia” – “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) Obiettivo Nazionale ON 1 – lett c) – Potenziamento del Sistema di 1° e 2° accoglienza – Avviso Realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia – PROG 3242”

Presentazione Manifesto di Food Pride

Il 5 Febbraio vi aspettiamo online, dalle 12 alle 13, con una diretta dalla pagina Facebook di Food Pride Torino per presentare il Manifesto di Food Pride!

Il 5 febbraio, Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, presenteremo il Manifesto di Food PRIDE redatto al termine di un lungo lavoro di gruppi formali e informali le cui attività e azioni ruotano attorno al diritto al cibo di qualità e alla lotta allo spreco alimentare, attraverso il recupero delle eccedenze alimentari e il loro riutilizzo sociale. L’elaborazione del testo nasce da diversi momenti di riflessione, condivisione, discussione e scambio di idee intorno a cinque tavoli: Partecipazione. Recupero. Inclusione. Distribuzione. Educazione.

Qui puoi trovare l’evento FB della giornata: https://www.facebook.com/events/215971696838525/

Leggi il manifesto e dai un contributo grazie alla tua firma: www.foodpride.eu/il-manifesto-food-pride

I principi che alimentano il Manifesto

PARTECIPAZIONE

Il cibo è indispensabile per la sopravvivenza e accomuna ogni essere umano, in ogni luogo e in ogni epoca. In quanto bene comune, permette lo sviluppo, il consolidamento, la costruzione di relazioni tra persone, ambiente e istituzioni. Il cibo è democratico quando vi è il rispetto della dignità delle persone, qualunque siano le condizioni sociali, economiche e culturali. È necessario, dunque, garantire l’accesso ad un cibo di qualità attraverso la creazione di comunità tra pari e in ascolto, coinvolgenti, mosse da logiche proattive, volte al contrasto della povertà alimentare. Crediamo che la partecipazione della comunità vada sollecitata con azioni di educazione al rispetto della persona, al valore del cibo e alla tutela dell’ambiente.

RECUPERO

Sogniamo città a SprecoZero dove cittadini, istituzioni pubbliche, realtà private costruiscano, insieme, la food policy della Comunità del Cibo. Crediamo che la pratica del recupero delle eccedenze alimentari sia un’azione virtuosa, capace di immettere nuovamente il cibo in circolo evitando che questo diventi un rifiuto.

In altri termini siamo consapevoli che il cibo possa diventare un bene comune attraverso la transizione verso modelli di sistemi alimentari più sostenibili dove la produzione di eccedenze alimentari “fisiologiche” punti ad essere minimizzata. La transizione verso sistemi alimentari più sostenibili e l’accesso più equo al cibo sono obiettivi solo apparentemente in contraddizione e possono essere perseguiti laddove la cultura del cibo come bene comune venga riconosciuta come valore fondante da tutti i soggetti interessati. Per questo è necessario favorire l’accesso alle informazioni che costituiscono il primo passo nella direzione di scelte di consumo consapevoli e stili di vita sostenibili.

INCLUSIONE

Riconosciamo in capo ad ogni persona un potere di cittadinanza capace di incidere profondamente sulla costruzione della comunità. L’inclusione è la capacità di quest’ultima di confrontarsi, di crescere e di accogliere chi la compone rispettandone le specificità. L’obiettivo è disegnare un orizzonte comune guidati da valori condivisi quali solidarietà, giustizia ed equità. La Comunità del Cibo è inclusiva quando consapevole del valore del cibo come bene comune e primario, e non solo in quanto merce; quando viene riconosciuto il cibo come cultura dei popoli: il gusto e i sapori allora, diventano comunicazione ed è un linguaggio comune a permettere l’incontro e la condivisione tra persone; quando viene garantito e tutelato il diritto al cibo di qualità, sano e nutriente e il diritto al cucinare; quando viene garantita la possibilità di compiere scelte etiche dal punto di vista sociale e ambientale e nel rispetto del lavoro e della terra.

DISTRIBUZIONE

Il diritto al cibo è un diritto universale in capo ad ogni essere umano. È fondamentale quindi slegare la pratica del recupero e della redistribuzione delle eccedenze alimentari dallo stigma di assistenza verso chi patisce una marginalità socio-economica. Allentare tale pregiudizio permette alla comunità di comprendere che, invece, tale azione risponde ad un duplice bisogno: un bisogno etico in una logica di solidarietà e garanzia del diritto al cibo e un bisogno ecologico in una logica di sostenibilità ambientale. È, quindi, un diritto di tutt* avere accesso ad un cibo sano, fresco, nutriente e appropriato così come è un dovere di tutt* sottrarre il cibo ad un epilogo che troppo rapidamente lo declassa da risorsa a rifiuto.

EDUCAZIONE

Gli sprechi sono sono il risultato di una mancanza di consapevolezza rispetto al cibo come prodotto di una filiera che esprime i valori delle risorse ambientali e del lavoro dell’uomo. Educare vuol dire trasmettere sentimenti positivi e incoraggianti sulla dignità di ogni gesto e di ogni pratica che contrasta lo spreco alimentare. Intendiamo rendere questo percorso un obiettivo comune e non un’esigenza legata alla povertà. Educare significa creare partecipazione nelle comunità (ad ogni livello e in ogni ruolo) affinché venga garantito il diritto al cibo. Educare vuol dire costruire un processo necessario per rendere le persone libere di scegliere cibo di qualità, con sobrietà e con cura verso la terra e verso le persone. Educare è un percorso per costruire e consolidare il pensiero del cibo come bene comune, trasformando in profondità il modello che genera eccedenze e sofferenze. Un percorso che necessariamente deve creare consapevolezza sui diritti

FAMI – Prospettive d’autonomia

Percorsi professionalizzanti e di inserimento lavorativo per giovani titolari di protezione internazionale.

Questo progetto che vede tra i partner, oltre ad Eufemia, Coop Liberitutti, EduCare scs, Altrimodi SRL Impresa Sociale ETS, ha come focus il potenziamento del sistema di 1° e 2° accoglienza e la realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia socio-economica per titolari di protezione internazionale: sostenere attivamente i destinatari nel miglioramento della dimensione lavorativa e della dimensione abitativa, attraverso anche azioni di welfare generativo, al fine di promuoverne l’autonomia e l’inclusione.

Eufemia, nello specifico, contribuisce ad implementare un sistema virtuoso di economia circolare che favorisca il riuso di scarti ed eccedenze a favore delle fasce deboli della popolazione, creando percorsi di inclusione lavorativa; organizza inoltre percorsi formativi in ambito ristorativo e culinario, con laboratori di cucina che forniscano ai partecipanti competenze spendibili sul mercato del lavoro.

Con questo progetto si continua quanto già iniziato nel 2020 con Food Pride Kitchen Lab prevedendo, inoltre, opportunità di socializzazione e di creazione di comunità per spezzare le solitudini, incrementare i possibili luoghi di inclusione, che possano accogliere e assicurare il necessario accompagnamento ai percorsi occupazionali e di attivazione sociale.

Il Gusto del Mondo srl impresa sociale in ambito ristorativo che offre un servizio di proposte gastronomiche fusion, start-up incubata in Eufemia fino a Novembre 2020, avrà un ruolo di rilevo. Il progetto FAMI sarà l’occasione per sostenere l’avvio dell’attività, l’affitto e l’allestimento dei locali, lanciare inaugurazione e supportare la visibilità dell’iniziativa. Sarà supportata la partecipazione e il coinvolgimento di giovani in condizione di svantaggio (migranti, NEET, transgender, vittime di tratta) e alimentare le due anime del gruppo: quella commerciale per l’inserimento lavorativo di giovani in condizioni di marginalità e difficoltà, e quella sociale e assistenziale per la promozione dell’inclusione sociale e culturale e per garantire l’accesso a un diritto primario come quello del cibo.

Le professionalità messe in campo, inoltre, dal Gusto del Mondo, saranno di supporto ai laboratori di cucina e accompagneranno i percorsi di formazione dei partecipanti – beneficiari coinvolti.

Il progetto, in coerenza con i principi di Food Pride Torino, utilizzando un approccio circolare, contribuisce alla lotta allo spreco trasformando, nei laboratori di cucina, parte dei prodotti invenduti raccolti nei mercati cittadini, promuovendo un modello di cucina partecipato, solidale e sostenibile.

Il progetto n.3242 è finanziato nell’ambito del “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) Obiettivo Nazionale ON 1 – lett c) – Potenziamento del Sistema di 1° e 2° accoglienza – Avviso Realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia.

Ruota di scarto – crowdfunding

Ruota di scarto nasce dall’incontro tra Associazione Eufemia, Food Pride Torino, e gli architetti Grazia Giulia Cocina e Giacomo Mulas.

La proposta ha l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare attraverso la creazione di una cucina mobile in grado di recuperare, trasformare e distribuire le eccedenze della filiera alimentare del contesto torinese altrimenti inutilizzate. Attraverso il reinserimento sociale di adulti in difficoltà, utenti psichiatrici e migranti del mondo, riutilizziamo il cibo-scarto per ridargli il valore di risorsa tramite una serie di azioni in rete a favore dello sviluppo di un sistema che, dal livello micro della scala di quartiere, possa essere replicabile ed estendibile su scala macro nel tessuto cittadino.

Il progetto è stato selezionato da BottomUp – Il Festival dell’Architettura e della Fondazione per l’architettura / Torino, per attivare una campagna raccolta fondi a sostegno di idee di rigenerazione urbana e trasformazione cittadina dal basso.

L’obiettivo del progetto, in sintesi, è:
👉 Creare una cucina mobile su ruote per il recupero delle eccedenze alimentari dai mercati e dagli esercenti commerciali della città di Torino;
👉 Trasformare il raccolto attraverso momenti laboratoriali partecipativi, permettendo l’incontro tra persone che soffrono marginalità e fragilità sociale;
👉 Distribuire pasti bilanciati in spazi urbani sostenendone la valorizzazione e la riappropriazione da parte di chi li abita;
👉 Permettere l’accesso a cibo sano, nutriente e appagante ma con basso costo o a costo zero.

Come funziona?

Con Ruota di Scarto raggiungeremo i mercati della città metropolitana in cui è attiva, grazie alla rete Food Pride Torino, la raccolta delle eccedenze alimentari (al momento sono attivi: mercato di piazza Santa Giulia, mercato di Porta Palazzo, mercato di via Porpora, mercato di via Taranto, mercato di Piazza della Vittoria, mercato di corso Brunelleschi, mercato di corso Racconigi, mercato della città di Nichelino e della città di Grugliasco), trasformeremo i prodotti ortofrutticoli all’interno della nostra cucina mobile, offriremo street food genuino e pasti bilanciati. In alcuni giorni della settimana e, in accordo con le strutture di accoglienza di riferimento, prepareremo i pasti da servire agli utenti ospiti nei dormitori.

Perché il cibo è un elemento essenziale nella vita dell’essere umano e in quanto bene comune deve essere tutelato e valorizzato; perché combattere lo spreco alimentare vuol dire rispettare la terra riconoscere il valore del lavoro di chi coltiva e chi raccoglie; perché tutti devono veder garantito il diritto al cibo e nessuno deve essere lasciato solo nelle proprie fragilità economiche e alimentari; perché recuperare gli scarti significa dare al cibo non più un valore solamente economico ma dignità di risorsa; perché la raccolta delle eccedenze è una pratica virtuosa di cui nessuno dovrebbe vergognarsi.

SOSTIENI QUI IL NOSTRO PROGETTO, DONA IL TUO CONTRIBUTO

Rete 29 Settembre – In movimento verso il Pride del Cibo

In vista del #29Settembre, neonata “Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari”, stiamo mappando i gruppi formali ed informali attivi nelle Regioni italiane per conoscere chi si occupa di pratiche legate alla valorizzazione delle eccedenze e all’accesso al cibo.

PARTECIPA ANCHE TU. COME?
Compila il questionario, per un primo momento di conoscenza e condivisione, che trovi su: https://bit.ly/mappatura29settembre

Il 29 partecipa all’evento online: iscriviti al tavolo di lavoro che più ti interessa:


CHI SIAMO
Siamo enti del terzo settore di Torino e provincia, che svolgono attività legate al tema delle eccedenze alimentari e al loro riutilizzo in chiave sociale.
L’iniziativa dal basso è apolitica e apartitica, aconfessionale, aperta, inclusiva e non vuole imporre una pratica consolidata ma valorizzare il contributo di ogni singolo o gruppo aderente.

COSA FACCIAMO
Il filo conduttore del nostro lavoro e delle pratiche che promuoviamo sul territorio è il “cibo” come strumento per favorire società maggiormente inclusive e democratiche.

CRISI – RIFLESSIONE – CAMBIAMENTO
Durante questa grave crisi causata dall’emergenza sanitaria #covid19, abbiamo continuato a supportare le persone con fragilità economiche e sociali anche attraverso pratiche di recupero del cibo. Molte sono state le riflessioni che il periodo ci ha portati a compiere e molte sono state anche le prese di coscienza sulla necessità di un sistema coordinato che garantisca uguaglianza sociale nell’accesso alle risorse e sovranità alimentare.
Proprio per questo abbiamo iniziato a discutere di una “carta dei valori” – un manifesto – sul “tema cibo” e sui principi fondanti del nostro agire.

OBIETTIVI
Sulla scia di altri noti “PRIDE”, il movimento per “l’orgoglio del cibo” vuole creare una rete nazionale di soggetti legati da un comune intento espresso in un manifesto/carta dei valori.
Tanti sono gli obiettivi possibili e tutti da scrivere insieme!

UNISCITI A NOI E DAI VITA AL MOVIMENTO!
Entra a far parte anche tu di questo confronto su livello nazionale per contribuire alla scrittura del Manifesto e agli obiettivi della rete.

INFORMAZIONI: rete29settembre@gmail.com

Food Pride & Escape4change questo weekend al Degusté

Il Festival Degusté – Dream Food 2019, dal 5 al 8 settembre 2019 in Parco Le Serre (Grugliasco), si pone come obbiettivo “la scoperta dell’eccellenze enogastronomiche di Torino e Provincia […], esaltando il buon cibo, il territorio locale e i prodotti a km 0, la Torinesità e la produzione genuina dei prodotti”. E noi siamo molto felici di essere presenti con due dei nostri progetti: Food Pride & Escape4change.

FOOD PRIDE

Come sempre, saremo nella promozione alla lotta allo spreco alimentare con queste attività:

  • Venerdì 6 settembre alle ore 16.00 presso il palco della Nave si terrà il convegno “The dark side of the food. La lotta allo spreco di cibo come azione territoriale

    In apertura la Rete Food Pride e il Comune di Grugliasco introdurranno brevemente le azioni attive sul territorio di Torino, Grugliasco e Nichelino.

    A seguire, a 3 anni dall’emanazione della legge 166/2016 detta anche “legge anti-spreco”, l’Onorevole Maria Chiara Gadda presenterà il bilancio dell’impatto della legislazione sul territorio nazionale.

    Verranno inoltre presentate due buone pratiche locali: la gestione delle eccedenze alimentari nelle mense scolastiche di Vercelli e l’esperienza dell’associazione Pane al Pane nel recupero di cibo nei negozi del territorio cuneese.

In conclusione enti locali del territorio piemontese si confronteranno sulle azioni locali presenti e future.

  • Domenica 8 settembre alle ore 16.00 presso lo stand Parco si terrà l’incontro dal titolo “Food P.R.I.D.E. (Partecipare, Recuperare, Integrare, Distribuire, Educare) buone pratiche per ridare dignità agli scarti“.

    Durante l’incontro verrà presentato l’eBook gratuito CUCINA ANTI SPRECO VOLUME 3 un’opera che unisce cultura e ricette dedicate alla cucina sostenibile edito da LIBRICETTE.eu.

L’approfondimento del progetto Food Pride continuerà durante tutto il Festival con l’omonima mostra fotografica di Tommaso Valli e con la presenza di uno stand a noi dedicato.

L’iniziativa è sostenuta dal contributo di Compagnia di San Paolo e di Cidiu e patrocinato da Comune di Torino, Circoscrizione 3, Comune di Grugliasco e Comune di Nichelino.

ESCAPE4CHANGE

Ll’Escape Room sul cambiamento climatico sarà riallestato per il Festival, e se non avete avuto modo di giocare al Bunker, questa è la vostra occasione.

Escape4change ci propone di trasferisci virtualmente in Etiopia, nella regione Afar, una delle zone più aride del pianeta, per affrontare una sfida:

Ce la farai ad evitare il cambiamento climatico? Riuscirai a trovare l’acqua? Il tempo è pochissimo!

Dove: Parco Le Serre di Grugliasco, via T. Lanza 31.

Quando: 5 all’ 8 settembre 2019

eufemia_escap4change

Torino – Apre la prima ESCAPE ROOM sui CAMBIAMENTI CLIMATICI

COMUNICATO STAMPA

 

APRE A TORINO LA PRIMA ESCAPE ROOM EDUCATIVA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Dall’Italia all’Afar (Etiopia) con le associazioni EUFEMIA ed LVIA

e la mostra fotografica di Simone Migliaro

 

Domani 15 marzo, in occasione del “Fridays for Future”, la grande manifestazione a favore del clima che si svolgerà in tante città d’Italia e del mondo, l’associazione Eufemia e l’associazione di cooperazione internazionale LVIA aprono a Torino la prima ESCAPE ROOM, unica in Italia, per educare ai cambiamenti climatici. Sarà dal 15 marzo al 12 maggio 2019 al BUNKER, in Via Paganini, 0/200 a ingresso gratuito dalle ore 11:00 alle ore 23:00

Ad introdurre il percorso dell’Escape Room ci sarà la mostra fotografica “AFAR: dove i sogni e la terra bruciano”, con le foto di Simone Migliaro.

Informazioni e prenotazioni: pagina Facebook escape4changeescape4change@gmail.com;

L’Escape Room lancia ai giocatori una sfida: “Riuscirai a sopravvivere ai cambiamenti climatici?” Giocando in gruppo, si potrà sperimentare un’esperienza di vita “ai limiti” e per uscire dalla stanza nel tempo di gioco si dovranno trovare le soluzioni alle sfide incontrate. Maturando la consapevolezza di come le difficoltà sperimentate nel gioco siano connesse alla nostra vita, i giocatori saranno stimolati a prendere un impegno per agire a favore del pianeta.

Ci si trasferisce virtualmente in Etiopia, nella regione Afar, una delle zone più aride del pianeta. Come illustrano gli emozionanti scatti di Simone Migliaro nella mostra “AFAR: dove i sogni e la terra bruciano”, vivere in Afar è un esercizio impossibile ai più: le siccità, la fatica per l’acqua, i conflitti e le migrazioni peggiorano come effetto dei cambiamenti climatici. Ma questi popoli si attivano per continuare a vivere qui, anche grazie all’aiuto della cooperazione internazionale.

L’associazione LVIA è presente in Afar per aiutare queste comunità a rispondere alla crisi climaticanei settori vitali dell’acqua, della pastorizia e della protezione della terra dall’erosione.

Preparare queste comunità ad affrontare le future siccità, permetterà loro di continuare ad abitare questa terra senza essere costretti a fuggire.

L’Afar è l’emblema di ciò che potrebbe interessare zone sempre più estese del mondo. Il messaggio di Eufemia ed LVIA è quindi “È nostro dovere attivarci a favore del nostro pianeta”.

Gli organizzatori stessi si sono recati in Afar nel mese di gennaio, insieme alla Fondazione Specchio dei Tempi con l’obiettivo di documentare gli effetti del cambiamento climatico in questa regione africana. Da questo viaggio saranno prodotti, oltre all’Escape Room ed alla mostra fotografica già visitabile da domani, un reportage giornalistico, un video documentario ed un web-doc.

Tutte le attività sono parte del progetto “Escape4Change”, promosso dalle associazioni LVIA ed Eufemia con la collaborazione della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi e finanziato attraverso il Consorzio delle Ong Piemontesi da “Frame, Voice, Report!” con il contributo dell’Unione Europea.