STEP INTO MY SHOES – FATTO!

Per il gruppo italiano di Eufemia lo scambio a Ventspils (Lettonia) è cominciato il 24 luglio 2015, alle 05:00, preludio di ciò che sarebbe accaduto nei giorni seguenti.
Dopo aver recuperato le forze dal lungo viaggio (avete presente la Parigi-Dakar?) abbiamo cominciato giochi e attività di conoscenza, tra cui la caccia al tesoro per orientarsi nella città: 2 dispersi di cui uno è stato ritrovato su un gommone diretto in Svezia.

Il primo giorno abbiamo creato tutti insieme un regolamento comune valido sia per i partecipanti che per gli organizzatori (ahahaha), con deroga speciale per il group leader italiano. Perché Eufemia rulez.
Abbiamo scritto su una lavagna le nostre paure nei confronti di questo progetto: a “paura dei ragni”, “paura degli orsi”, “paura degli insetti”, abbiamo cominciato a temere di essere finiti in uno zoo-safari in cui noi avremmo fatto la parte dell’attrazione principale.

Dopo gli ice-breaking abbiamo iniziato a discutere della tematica principale di questo progetto: il conflitto e la tolleranza, questa sconosciuta.
La prima attività consisteva nello scrivere una lettera a un alieno immaginario, o a Samantha Cristoforetti, spiegando cos’è il conflitto e come influisce sulla nostre vite. Successivamente ci siamo divisi in gruppi nazionali per spiegare la situazione nei nostri Paesi.
L’alieno fino all’ultimo non è riuscito a capire il legame tra tolleranza e Salvini, propendendo per una soluzione conflittuale. Workshop failed? Ai posteri l’ardua sentenza.

Terminate le discussioni siamo andati a fare una passeggiata in spiaggia.
Nota al testo: passeggiata, n. com. di cosa femm.; dal lettone “pastkhjjata”, tradizionale marcia di 5-8 km con armamentario da legionario romano. Senza acqua. Però i superstiti si sono goduti un gran bel paesaggio alla fresca ombra degli alberi rossi.

L’ultima attività del progetto è stata il movie making: i partecipanti hanno realizzato un breve filmato sul tema dello scambio e vista la scarsità di produzioni locali, i film sono entrati di diritto nel circuito cinematografico nazionale, con notevoli percentuali per i diritti d’autore.

Aldilà degli imprevisti, questo scambio è stata una grande opportunità per confrontarsi sulla tematica del conflitto, discutendo, argomentando e, perché no? litigando. I partecipanti hanno avuto modo di condividere le proprie esperienze e di imbastire soluzioni, di mediare e di ascoltare.
Le notti interculturali ci hanno dato un vero “assaggio” della cultura dei Paesi ospitati (Lettonia, Turchia, Italia, Ungheria e Bulgaria): grazie a cibo tipico, video e danze siamo riusciti nel nostro piccolo a ricreare l’atmosfera dei nostri luoghi d’origine.

Un grazie a Linda, Alessandro, Francesca, Alberto e Rachele per aver partecipato con entusiasmo, facendo fronte unito nelle difficoltà. E a Fabrizio per aver riportato tutti a casa vivi (non scontato viste le premesse).

Sveiki visiem