Articoli

YE. Taking P-Art – Spagna

Può l’Arte essere uno strumento per generare cambiamento?

Noi crediamo di sì, e ti proponiamo questa esperienza di scambio internazionale in Spagna, in cui insieme a 20 giovani provenienti da Spagna, Italia, Slovenia e Portogallo, avrai la possibilità di scoprire come l’arte possa costituire un mezzo per combattere la discriminazione.

In particolare, questo progetto si pone l’obiettivo di contrastare la discriminazione sessista nel campo dell’arte, attraverso un approccio innovativo e creativo, usando l’arte come strumento per il cambiamento sociale e per la rappresentazione stessa della donna.

 

Sono previste tante attività di educazione non formale (tra cui workshop e laboratori artistici di teatro, danza, scultura, pittura) e visite a musei e centri culturali, per permettere ai partecipanti di immergersi totalmente in uno spirito creativo multiculturale, in cui sviluppare le proprie competenze e conoscere persone di culture diverse.

Il tutto chiaramente in ottemperanza alle direttive per il contenimento del Covid-19, al fine di garantire un’esperienza piacevole e sicura per tutti.

Per maggiori informazioni dai un occhiata all’Infopack del progetto!

QUANDO: 13 – 21 Settembre 2020

DOVE: Gijón – Asturias, Spagna

PARTECIPANTI: 4 + 1 group leader

ETA’: 20 – 27

QUOTA: 120€ (comprensivi di quota associativa e assicurazione + contributo di solidarietà)

Per maggiori informazioni e per le candidature scrivere a youth@eufemia.eu, compilando la scheda motivazionale entro domenica 5 Luglio 2020.

[Il progetto è co-finanziato dal programma Erasmus+. La quota di partecipazione serve a coprire le spese che non rientrano nel finanziamento, ma non è un requisito per la selezione. Ti invitiamo a fare domanda e ad indicarci eventuali difficoltà a sostenere la quota. Per maggiori informazioni sulla nostra policy per selezione e quote, consulta le FAQ]

Il nostro TC a Girona, ai tempi del COVID-19

Questa è stata la nostra prima esperienza di mobilità internazionale per un training course – avevamo entrambe già partecipato youth exchanges in passato – ed eravamo molto curiose di apprendere nuove competenze da spendere nel lavoro e nella vita in generale!  Pensando a come definire questa esperienza in poche parole, possiamo dire che è stata breve (ancor più breve del previsto purtroppo…) ma molto intensa!

Questo TC “Not a step back” si teneva a Girona (Spagna) ed era incentrato su Human Rights Education e Education for Democratic Citizenship, temi al centro dei nostri interessi e studi e che quindi ci avevano subito spinto a partecipare!

Da Torino siamo partite in due e arrivate a Girona abbiamo scoperto che il nostro gruppo di partecipanti al TC contava circa la metà dei membri inizialmente previsti! Questo perché ci trovavamo in circostanze internazionali un po’ incerte dovute al rapido diffondersi dell’epidemia di Covid-19 in Italia e tutta Europa… Ripensando a quei giorni, ricordiamo un certo contrasto tra le notizie preoccupanti che ci arrivavano dal nostro paese tramite il web, e quella sorta di “isola di pace” costituita dalle attività quotidiane e dalla convivenza in ostello con il gruppo. Le giornate, infatti, trascorrevano con serenità insieme ai nostri compagni provenienti da Grecia, Bulgaria, Slovenia, Spagna e Francia, tra le attività che occupavano gran parte del nostro tempo e i momenti di svago dei pasti e delle serate passate a passeggiare per la bellissima città e le lunghe chiacchierate!

   

I temi e le attività preparate dai nostri ospiti spagnoli erano impegnativi (quando finivamo la sera eravamo tutti molto stanchi), ma non mancavano mai di stimolare confronti e dibattiti tra i nostri punti di vista spesso molto differenti ma così interessanti! Molti saranno d’accordo nel dire che sia proprio questo il valore aggiunto di tali esperienze, e cioè la possibilità di conoscere coetanei di altri paesi e scoprire prospettive a volte diverse e altre volte così simili alle nostre… Il confronto con le diversità, infatti, permette di assimilare le nuove conoscenze e competenze da sperimentare poi nel proprio contesto di origine dopo il rientro, ma proprio l’incontro con gli altri diventa la principale fonte di ricchezza che poi ci si porta a casa al termine di quei giorni!

Elisa e Fatima