“Sognare, Imparare e Amare”- Una bellissima esperienza di vita.
-MATTIA- Caro lettore , dovrei descrivere in poche linee quanto successo durante il progetto Erasmus Plus “Theatre for rural youth”, potrei fare un elenco dettagliato delle attività svolte, degli argomenti affrontati, dei posti visitati e dei cibi provati, ma tutto ciò risulterebbe senza colore, senza anima. A riempire le nostre giornate e a lasciarci il più grande tesoro dell’esperienza sono state le persone conosciute, seppur in poco tempo. Il viaggio è iniziato in ottobre ed è durato una decina di giorni. Un po’ titubante, il nostro gruppo di italiani si è unito in questa avventura in una terra a noi sconosciuta di nome Romania, dove avremmo incontrato ragazzi provenienti da cinque paesi differenti. Il progetto si è tenuto in una piccolissima frazione di un villaggio di nome Rusca Teregova, e le giornate, bruciate velocemente, sono state riempite da attività mirate alla conoscenza stessa di Erasmus Plus ed ai punti principali del progetto, quali la preparazione ad un colloquio di lavoro ed alla componente teatrale. Anche se con qualche difficoltà linguistica, il gruppo etero-nazionale ha preso forma, la curiosità ha favorito il diffondersi delle culture e usi di ogni paese attraverso lo sfatare/confermare pregiudizi e leggende. Personalmente al termine di questa mia prima esperienza con Erasmus Plus sono convinto di essere migliorato in vari aspetti; il praticare improvvisazione teatrale mi ha reso più coraggioso nell’affrontare sfide mai provate, e il dover parlare inglese ha accresciuto il desiderio di migliorarmi e cercare in futuro di abbattere le residue barriere linguistiche. Nei giorni che mi hanno separato da ciò che ho vissuto ho provato un po’ di nostalgia, ma soprattutto tanta voglia di ripartire in qualche progetto in cui spero di incontrare anche te che adesso leggi questo.
-GIULIA- Viaggiare è sempre stata una mia passione, sin da piccola. L’idea di vedere nuovi paesi,nuove culture e nuove realtà mi ha sempre affascinato moltissimo perché ho sempre considerato il viaggiare un’inestimabile fonte di arricchimento personale. Fu un giorno di ottobre quando scoprii l’esistenza dell’associazione Eufemia e del progetto Erasmus Plus “Theatre for rural youth” che si sarebbe tenuto in Romania in un piccolo villaggio chiamato Rusca. La felicità che provai all’idea di passare un’esperienza simile fu ineguagliabile alla contentezza ed alla soddisfazione provata una volta tornata in Italia, momento pervaso da tristezza e nostalgia. Abbiamo passato 10 giorni intensi,emozionanti e ricchi di attività con altri ragazzi di nazionalità diverse con i quali abbiamo avuto la fortuna di creare un forte legame, ricco di armonia e solidarietà (il progetto è finito due mesi fa, ma ci teniamo sempre in contatto!). È stata la mia prima esperienza di questo tipo che sicuramente vorrò ripetere: sono cresciuta su certi punti di vista, mi sento più sicura di me su altri e nel complesso mi sento cambiata positivamente. È sicuramente un’esperienza che consiglio vivamente a chiunque: viaggiate più che potete, cogliete occasioni, esplorate più realtà possibili in quanto ” la vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte”(Omar Khayyam)
-ANAS- In October I had the chance to discover a different rural reality, the one of Rusca terregova, a small village in Romania. Before I didn’t know anything about the Romanian culture, or the Erasmus plus projects,which ended up being an inspiring experience. I has always been attracted by theater, and Erasmus plus gave me the chance to be part of a real play experience. I was surrounded by people who wanted to live something new,that decided to put their soul in something they never did before, creating an amazing show for all of the villagers. Having to collaborate with youngsters of different nationalities made me learn more about them, their cultures and about the real meaning of team work; it also helped me discover myself and grow as a person. I’m so thankful for the opportunity that the association of Eufemia and Erasmus+ gave us, I was honestly surprised by the things I experienced and learned there and I can clearly see the difference in my life after the project. I fell in love with this project, and I can’t wait to have another experience like this.
-SILVIA- Nell’autunno scorso ho partecipato al progetto Erasmus Plus della durata di 10 giorni che si è tenuto in Romania e più precisamente a Rusca. La ritengo un’esperienza molto positiva in quanto ho potuto conoscere ragazzi provenienti da diverse parti d’Europa. Per comunicare con loro l’unico modo era parlare inglese; ho dovuto cercare di perfezionare la mia conoscenza di questa lingua e in parte ci sono riuscita anche se non completamente perché il mio inglese era del tutto scolastico. In questi 10 giorni ho anche vissuto la vita di tutti i giorni del paesino rumeno in cui mi trovavo la quale è una realtà rurale a cui non ero abituata e che ho potuto apprezzare. Tutto sommato,è stata un’esperienza che mi ha arricchito e che mi sentirei di consigliare a chiunque.
-EMMA- Chi l’avrebbe mai detto che un piccolo paesino come Rusca Teregova avrebbe regalato tanta magia? Io di certo no! Ma Erasmus Plus e l’associazione Eufemia hanno reso possibile questo sogno, rendendolo accessibile a molti ragazzi provenienti da tutta Europa.Bulgaria, Macedonia, Romania,Italia, un viaggio per il continente riassunto in un solo, piccolo paese. Il progetto ci ha permesso di scoprire una nuova realtà, rurale, diversa, e soprattutto sconvogente e d’ispirazione per noi che, della Romania, non sapevamo nulla. Erasmus Plus ci ha permesso di entrare in profondo contatto con noi stessi, mostrandoci che il teatro non si ferma alla mera rappresentazione, ma alla scoperta di noi stessi, alla profonda comprensione degli altri, alla collaborazione, alla sottigliezza degli sguardi e delle emozioni di chi, come te, si sta mettendo in gioco. Erasmus Plus ci ha fatto confrontare con il diverso, permettendoci di arricchirci personalmente con le differenze di nuove identità culturali, dimostrando che il viaggio più bello di tutti sono gli altri. Erasmus Plus mi ha fatto innamorare, di me stessa, degli altri, del teatro, della Romania. Erasmus Plus mi ha insegnato che ogni persona, ogni luogo, ogni singola differenza ha qualcosa da offrire. E ne sarò per sempre grata, perché non smetterò mai di sognare, imparare e amare.
-MARIAM- As the group leader I was really worried before the project, because I didn’t have much experience in acting. Having an amazing group, we started our journey with very positive energy and all of us were very motivated to have that experience. After staying the night at the airport and having an extreme ride to our village in Romania, I could say that we did our first step even better than I expected. The project started very nice and very colorful, because I could feel the motivation from participants (not only from my group). I want to give you some details about our lifetime experience spent there in Romania.
I will start with the weather, which was really, I mean really cold for October, especially when we had in Italy +15, but the cold didn’t affect on our burning energy. Almost every day we were having very beautiful sunset views, with the sky having so many different colors, that I have never seen that kind of a beauty.
The name of the project “Theater for rural youth” gives some idea about the topic, but I have to admit that we had more than I expected. We had activities about acting, trust issues, awareness about Erasmus +, again Acting, and acting, and etc. I had never expressed myself (in theatrical way) in so many different situations, that I felt that I am hiding some talent inside of me. The activities gave opportunities to discover something new in ourselves, to see the world differently, to know something that we had no idea before (for example for some people it was the program Erasmus +), to improve our skills and use them to build something important. All the activities we have done made a great impact on all of us I think, and personally I am thankful for every moment of the project. At the end of the project we prepared a role play. Can you imagine building something almost on a professional level, with different nationalities, in a very short time? I was thinking it would be impossible to have it done, but we made an amazing job together, which will be remembered not only for us participants, also for that rural area, where we performed. All this happened, because of our team and because of our facilitator, who was the kindest person I have ever met.
I consider a project being successful, when participants keep in touch afterwards. This one point I want to mention specifically, because I am very happy that I had that experience with those people. From the first day the national groups bounded with each other, and started to create long lasting friendships. I remember how I spoke with the people for the first time, and now i consider them my very good friends. Without those people the project wouldn’t be the same, because we were a TEAM. We shared so many beautiful moments, laughing so hard made us break into tears. Happy tears are always better than tears of sadness. Especially the last day all of the participants cried, because we had to say good bye to our days, but we didn’t say good bye to each other, which is a good reason to see each other again.
After all, I will say, that this experience I will keep for a long time, because it gave me a different point of view.
Photos by Miroslav Jarábek