Articoli

Skills for Daily Life – Scambio Internazionale in Spagna

 

Informazioni sul progetto:

I sistemi educativi insegnano ai giovani letteratura, matematica, storia, scienze, geografia e molte altre cose importanti e fondamentali.
Ma per quanto riguarda la vita quotidiana? Spesso la scuola non prevede corsi di cucina o laboratori pratici su come usare gli attrezzi, cucire, ecc. 

Dal confronto con un gruppo di ragazzi e ragazze, è emerso quanto invece questo sia fondamentale per imparare a prendersi cura di sé stessi. Allora perché non iniziare a imparare proprio da uno scambio internazionale?

Finisci le vacanze di Natale in bellezza, finiscile ad Arenas!

Date del progetto: 2-10 Gennaio 2024

Dove: Arenas de San Pedro, Spagna

Numero partecipanti: 11 partecipanti tra i 13 e i 18 anni + 1 Group Leader

Quota (tutto incluso**): 200€ 

⚠️ Se dovessi riscontrare degli ostacoli economici nel pagare la quota per qualsiasi motivo, ti invitiamo a farcelo presente così da trovare una soluzione insieme!

Ambiti: Competenze utili alla vita di tutti i giorni che…non si insegnano a scuola 🙂

Maggiori informazioni: INFOPACK

Come candidarsi: compila questo form entro il 12 Novembre

Q&A

Cos’e uno scambio internazionale?

Una settimana o poco più per condividere idee e creare nuove proposte in un clima internazionale, che stimoli il dialogo, la cooperazione e la valorizzazione delle differenze. Le attività in programma si rifanno a metodi di educazione non formale, tra i quali vi saranno dibattiti, attività all’aperto, simulazioni e tanti workshop e laboratori.

Come vengono fatte le selezioni?

In base alla età
Gender balance
Residenza a Torino o regione Piemonte
Partecipazione ad altre attività dell’associazione
Cosa comprende la quota di iscrizione?

La quota comprende viaggio, vitto, alloggio, tessera associativa, assicurazione e attività previste dal programma. La quota permette anche di cofinanziare il progetto e di contribuire ad un fondo di solidarietà interno che ogni anno ci permette di coprire i costi vivi (es. assicurazione/iscrizione all’associazione) per consentire la partecipazione di ragazzi e ragazze con minori opportunità economiche. Sono esclusi eventuali extra quali: drink fuori pasto, souvenir, visite non previste dal programma e tutto quanto non specificato.

Questa lista è provvisoria e le date possono essere modificate in base agli accordi tra organizzazioni partner. In quel caso sarete informati via email di qualsiasi cambiamento. Nelle prossime settimane verranno pubblicate anche delle altre opportunità. Rimani aggiornat3!

Game based learning & escape room methodology – Training Romania

Sei interessat* al game based learning? Vuoi usare il potere dello storytelling per creare delle esperienze educative uniche?

In questa formazione internazionale potrai confrontarti con un gruppo di esperti internazionali interessati a sviluppare strumenti innovativi e creativi per lavorare con i giovani.

Il training è parte del progetto KA2 “Youth Escape – COVID” finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+, realizzato dall’Associazione Scout Society (Romania) in collaborazione con Associazione culturale Eufemia (Italia), Asociacion Deses-3 (Spagna), FAJUB – Federação das Associações Juvenis do Distrito de Braga (Portogallo), Cap Ulysse Carrières Internationales (Francia), İstanbul Üniversitesi – Cerrahpaşa İnşaat Mühendisliği (Turchia) e SYNTHESIS (Cipro).

Quando: dal 5 al 10 settembre

Dove: Nocavi, Romania

Target: 5 (18+ anni)

Quota socio: 15EUR

Infopack

Puoi candidarti compilando questa scheda motivazionale facendo riferimento al progetto/i che ti interessa.

urban sustainability

Urban Sustainability – il racconto di Lotte

Uno scambio di giovani, dai giovani.

Quest’estate ho avuto l’occasione, durante il mio servizio di volontariato Europeo, di supportare Eufemia nella preparazione di uno degli scambi internazionali che l’associazione ha realizzato nel periodo estivo.

L’idea per questo scambio, “Urban Sustainability”, nasceva dall’incontro di alcuni ragazzi di Torino, che hanno pensato, tra le altre cose, a come poter mostrare la bellezza della diversità della propria città con un occhio di riguardo alle periferie. L’obiettivo dello scambio era di riunire giovani di diversi paesi europei e mostrare loro la periferia di Torino e diversi modi di essere sostenibili, sani e creativi con gli strumenti che offre.

Il progetto, finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, ha anche potuto beneficiare del supporto di istituzioni locali e delle reti di relazioni costruite sul territorio, dai ragazzi e dall’associazione. In particolare, la Circoscrizione 7 di Torino, dove molte delle attività si sono svolte, ha concesso il patrocinio e pubblicizzato alcune delle attività aperte alla cittadinanza. C’è stato poi il contributo della Città di Torino e di GTT, di alcune case del Quartiere (ciclofficina del Cecchi Point e Casa del Quartiere di San Salvario), di ToBike e delle associazioni che i ragazzi hanno potuto incontrare durante le attività dello scambio.

Lo scambio è avvenuto dal 24 luglio al 2 agosto. I partecipanti provenivano da Italia, Bulgaria, Ungheria, Macedonia, Portogallo e Irlanda del Nord. Sono stati ospitati all’Open 011, in Barriera di Milano.

Tutte le attività erano focalizzate sul tema della sostenibilità, sul come sia possibile, anche in un contesto urbano di periferia, scegliere di adottare uno stile di vita sano ed ecologico, non dimenticandosi della comunità in cui si è inseriti e dell’importanza di conoscere e integrare le diverse culture che la compongono. Sostenibilità ecologica, economica e sociale. Un esempio delle attività pensate per far riflettere i ragazzi sono state le City Challenges, vere e proprie “cacce al tesoro” virtuali (utilizzando un’app sul proprio smartphone) con cui i partecipanti hanno potuto esplorare la periferia e il centro di Torino e cogliere le differenze tra i due luoghi. O ancora la “cena in famiglia”, in cui a piccoli gruppi i partecipanti hanno potuto passare una serata “like a local” con giovani e famiglie che avevano dato disponibilità ad ospitarli.

Hanno poi partecipato a un evento chiamato “Arte Migrante”, che si svolge 2 volte al mese ed è aperto a tutti. Questa volta si è svolto al parco del Valentino: una serata durante la quale si condivide del cibo e ciascuno ha l’opportunità di condividere un’esibizione, una performance artistica o un discorso, con tutti gli altri presenti. Può essere una canzone, una poesia tradizionale del tuo paese di provenienza, o una storia. E’ un modo per mostrare agli altri qualcosa di bello o far scoprire qualcosa della propria cultura, se si vuole. I partecipanti allo scambio hanno suonato la chitarra e cantato insieme la canzone “Wonderwall”, degli Oasis. È stato meraviglioso.

Sul fronte mobilità sostenibile abbiamo optato per una biciclettata dall’Ostello al Parco del Valentino, che ha permesso ai partecipanti di città esistano alternative green. L’attività è stata possibile anche grazie alla collaborazione di ToBike – Gtt e della Ciclofficina del Cecchi Point, che ci hanno fornito le biciclette.

Ci sono stati sport all’aperto e in strada, per mostrare come si possa avere uno stile di vita salutare anche in una grande città e non per forza spendendo denaro per andare in palestra.
A Parco Dora i ragazzi hanno potuto osservare un buon esempio di recupero degli spazi urbani mentre provavano ad andare in Longboard o a camminare su una corda tesa tra gli alberi (slackline). Uno dei momenti più interessanti è stato il workshop di cricket svolto dall’Associazione Piemonte Pakistan, che ci ha offerto un assaggio dell’ambiente interculturale di Torino. Figurativo, ma anche letteralmente perché al workshop è seguito un ottimo aperitivo pakistano!

Tra le attività c’è stata anche una visita alla Casa del Quartiere di San Salvario, dove si è poi svolta la festa finale, per far capire ai partecipanti a cosa serve un luogo come questo in un quartiere periferico: si tratta di un luogo di aggregazione che offre servizi, ma anche spazi per condividere le proprie idee e il proprio tempo libero a servizio degli altri. C’è una caffetteria che offre da mangiare prodotti a km 0 e usa stoviglie ecologiche, ci sono corsi e attività per adulti e ragazzi, c’è il cortile per giocare e la sala per fare le riunioni.
E, ultimo ma non meno importante, c’è stata naturalmente la serata interculturale, che non può mai mancare da uno scambio di giovani.

A tutte le attività si sono alternati momenti di discussione e riflessione tra i ragazzi e guidati in “famiglie”, gruppi misti in cui con il passare dei giorni aumentava la confidenza e la voglia di condividere le proprie idee.

Lo scambio è stato un successo: sono state acquisite capacità di apprendimento, crescita e sviluppo e soprattutto sono state create buone amicizie, che sono il miglior esempio di come conoscere l’altro e comprenderne la cultura sia più facile di quel che si pensa.

Alla prossima puntata!

Lotte

YE. The Mythical Europe – Polonia

Dopo la crisi pandemica di Covid-19 che ha messo in ginocchio tutto il mondo, quale miglior modo di ripartire se non confrontandosi sui temi dell’integrazione, dei diritti umani e del futuro dell’Europa, in modo…epico?

Il progetto “The Mythical Europe” è uno scambio che offre a 48 giovani provenienti da Polonia, Grecia, Romania, Italia, Portogallo, Croazia, Spagna e Bulgaria, l’occasione di incontrarsi e raccontare la storia dell’Europa con la propria voce, facendo riferimento a leggende e storie conosciute della mitologia, sia antica che moderna, per individuare quali sono i valori comuni che ci uniscono e che definiscono la nostra identità di europei.

Lo scopo del progetto è quello di rafforzare le conoscenze dei partecipanti sull’Europa, l’integrazione, i valori condivisi dall’Unione Europea quali: libertà, democrazia, uguaglianza, rispetto per gli altri, rispetto dei diritti umani e delle minoranze. Lo scambio mira a promuovere questi valori, nonché il pluralismo, la lotta alla discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e l’uguaglianza di genere tra i partecipanti, che svilupperanno inoltre la propria consapevolezza interculturale.

Sono previste tante attività di educazione non formale, tra cui: workshop, dibattiti, laboratori creativi, team work, attività di simulazione e all’aria aperta, che saranno realizzate nella splendida cornice di Jastrzębia Góra, sul Mar Baltico.

Il tutto chiaramente in ottemperanza alle direttive per il contenimento del Covid-19, al fine di garantire un’esperienza piacevole e sicura per tutti.

Per maggiori informazioni dai un occhiata all’Infopack del progetto!

QUANDO: 29 Agosto – 03 Settembre 2020

DOVE: Jastrzębia Góra, Polonia

PARTECIPANTI: 5 + 1 group leader

ETA’: 20 – 26

QUOTA: 120€ (comprensivi di quota associativa e assicurazione + contributo di solidarietà)

Per maggiori informazioni e per le candidature scrivere a youth@eufemia.eu, compilando la scheda motivazionale entro domenica 26 Luglio 2020.

[Il progetto è co-finanziato dal programma Erasmus+. La quota di partecipazione serve a coprire le spese che non rientrano nel finanziamento, ma non è un requisito per la selezione. Ti invitiamo a fare domanda e ad indicarci eventuali difficoltà a sostenere la quota. Per maggiori informazioni sulla nostra policy per selezione e quote, consulta le FAQ]

YE. Taking P-Art – Spagna

Può l’Arte essere uno strumento per generare cambiamento?

Noi crediamo di sì, e ti proponiamo questa esperienza di scambio internazionale in Spagna, in cui insieme a 20 giovani provenienti da Spagna, Italia, Slovenia e Portogallo, avrai la possibilità di scoprire come l’arte possa costituire un mezzo per combattere la discriminazione.

In particolare, questo progetto si pone l’obiettivo di contrastare la discriminazione sessista nel campo dell’arte, attraverso un approccio innovativo e creativo, usando l’arte come strumento per il cambiamento sociale e per la rappresentazione stessa della donna.

 

Sono previste tante attività di educazione non formale (tra cui workshop e laboratori artistici di teatro, danza, scultura, pittura) e visite a musei e centri culturali, per permettere ai partecipanti di immergersi totalmente in uno spirito creativo multiculturale, in cui sviluppare le proprie competenze e conoscere persone di culture diverse.

Il tutto chiaramente in ottemperanza alle direttive per il contenimento del Covid-19, al fine di garantire un’esperienza piacevole e sicura per tutti.

Per maggiori informazioni dai un occhiata all’Infopack del progetto!

QUANDO: 13 – 21 Settembre 2020

DOVE: Gijón – Asturias, Spagna

PARTECIPANTI: 4 + 1 group leader

ETA’: 20 – 27

QUOTA: 120€ (comprensivi di quota associativa e assicurazione + contributo di solidarietà)

Per maggiori informazioni e per le candidature scrivere a youth@eufemia.eu, compilando la scheda motivazionale entro domenica 5 Luglio 2020.

[Il progetto è co-finanziato dal programma Erasmus+. La quota di partecipazione serve a coprire le spese che non rientrano nel finanziamento, ma non è un requisito per la selezione. Ti invitiamo a fare domanda e ad indicarci eventuali difficoltà a sostenere la quota. Per maggiori informazioni sulla nostra policy per selezione e quote, consulta le FAQ]

Il nostro TC a Girona, ai tempi del COVID-19

Questa è stata la nostra prima esperienza di mobilità internazionale per un training course – avevamo entrambe già partecipato youth exchanges in passato – ed eravamo molto curiose di apprendere nuove competenze da spendere nel lavoro e nella vita in generale!  Pensando a come definire questa esperienza in poche parole, possiamo dire che è stata breve (ancor più breve del previsto purtroppo…) ma molto intensa!

Questo TC “Not a step back” si teneva a Girona (Spagna) ed era incentrato su Human Rights Education e Education for Democratic Citizenship, temi al centro dei nostri interessi e studi e che quindi ci avevano subito spinto a partecipare!

Da Torino siamo partite in due e arrivate a Girona abbiamo scoperto che il nostro gruppo di partecipanti al TC contava circa la metà dei membri inizialmente previsti! Questo perché ci trovavamo in circostanze internazionali un po’ incerte dovute al rapido diffondersi dell’epidemia di Covid-19 in Italia e tutta Europa… Ripensando a quei giorni, ricordiamo un certo contrasto tra le notizie preoccupanti che ci arrivavano dal nostro paese tramite il web, e quella sorta di “isola di pace” costituita dalle attività quotidiane e dalla convivenza in ostello con il gruppo. Le giornate, infatti, trascorrevano con serenità insieme ai nostri compagni provenienti da Grecia, Bulgaria, Slovenia, Spagna e Francia, tra le attività che occupavano gran parte del nostro tempo e i momenti di svago dei pasti e delle serate passate a passeggiare per la bellissima città e le lunghe chiacchierate!

   

I temi e le attività preparate dai nostri ospiti spagnoli erano impegnativi (quando finivamo la sera eravamo tutti molto stanchi), ma non mancavano mai di stimolare confronti e dibattiti tra i nostri punti di vista spesso molto differenti ma così interessanti! Molti saranno d’accordo nel dire che sia proprio questo il valore aggiunto di tali esperienze, e cioè la possibilità di conoscere coetanei di altri paesi e scoprire prospettive a volte diverse e altre volte così simili alle nostre… Il confronto con le diversità, infatti, permette di assimilare le nuove conoscenze e competenze da sperimentare poi nel proprio contesto di origine dopo il rientro, ma proprio l’incontro con gli altri diventa la principale fonte di ricchezza che poi ci si porta a casa al termine di quei giorni!

Elisa e Fatima

Some people look for a beautiful place. Others make a place beautiful. – My SVE in Italy

“If we wait until we’re ready, we’ll be waiting for the rest of our lives.” – Lemony Snicket

This quote describes quiet perfect how I felt about making the next step in my life and deciding to volunteer in Italy.

This image has an empty alt attribute; its file name is 8-1024x823.jpeg

I want to tell you my story and therefore I need to start from the beginning: After living in different countries and feeling the freedom of life I went back into my old job, but very quickly I realised that this wasn’t my life any more. I was back in my “home country” and I felt trapped, trapped in my own daily life. Please don’t get me wrong, I love the country I was born in and I feel very privileged to be one of its citizen for a lot of reasons but I just wasn’t happy neither ready to be back yet…

…once you go back to your “home country”, going to another country feels like learning a foreign language that no one around you speaks, so there is no way to communicate to them how you actually feel and why you wanna leave your “home country” again after just being away for so long. All you want to do is leave, find a new project in your life, get to know a new culture, a new language and new people. For me it’s like a drug you are taking for a while but then you get used to it and you need to change to be able to feel alive again. So I was leaving again to find people who speak the same language as me. Not English or Spanish or Italian or German, but a language where others know what it is like to leave, change, grow, experience, learn, then go “home” again and feel more lost in your “home town” then you did in the foreign place you have visited or lived in.

So, I had a good job and a beautiful home, but I was bored, maybe even afraid that I will end up doing the same for the rest of my life. So, I left, yes maybe I was even running to find a place that would make me happier because it didn’t even took me a month to realise that I need to leave again. Did I find that place? For sure! Do I wanna stay forever? NO! Why not? Because I am a runner. I need to run and try new things before the daily hits me. It is not that I don’t appreciate this way of living but I always feel that there is more to explore before it is too late.

ABOUT MY TIME AND EXPERIENCES IN ITALY…

The last 11 months were  one of the greatest experiences in my life. I got to meet and work with all these beautiful people from totally different cultures, I got to spend all this time in a country that is so rich on culture and history that you actually can’t get bored discovering it.

Living abroad in another culture than your own, always comes with challenges. Nothing and no one is perfect, so things happen you didn’t see coming and you don’t know how to handle them best. It’s about finding solutions and becoming more and more autonomous in your own life. Some things you have to face on your own and with my experiences I can say it makes you stronger, more independent and you start appreciating even more, everything you have. You grow as a person and your mind changes. You get a new perspective on life and also of yourself. You find out what is good and what is not good for you. You learn to speak up and step up for the things that matter the most to you and yes, even if you hurt or disappoint some others with some things, it is okay, because we are all humans and it is not about becoming all the same rather than staying true to yourself. It is about being different and learning how to live together and using these differences to make this world a better and not a worse place.  I believe that we will never really find out why we got the gift to be on this earth but travelling, volunteering, meeting other people and cultures, anywhere in this world, makes me feel like I found a great purpose in my personal life.

Since I moved to Italy to start my SVE I have had mostly positive but also mixed feelings. I can’t really say that I had a cultural shock because I have been visiting Italy a lot of times before and every time I fell in love with this beautiful country. But also I discovered quickly that nothing is perfect and every country has its difficulties and some people would rather like to live in my country to be „safe“ when it comes to having good living conditions. But let me tell you that it is not about the money on your bank account at the end of the month. I am way more happy supporting this project and living with less than I ever had in Germany.

Our projects are so different of what I have been doing before and some of them challenge me a lot but also I would not want to have it any other way.

                        

After being to Rome for the OAT and MTE I am even more appreciating the place I have found to support during my SVE and I see how lucky I got to have ended up surrounded by people who care so much about you from day one, without even really knowing you yet.

Of course you need to be able to afford this kind of work. Let me tell you, you will not be able to save a lot of money doing volunteering work but you will gain something way more important than that. Experiences, personal growth and most importantly you will learn to give and receive LOVE by simply giving your time.  

Some things in Italy are of course different to my “home country” but that does not mean they are worse. Actually I even started to like them and got used to them. I can’t remember the last time I have been somewhere on time, I wasn’t even on time to pick up and welcome my Mom, when she came for a visit from Germany.

Riding the bike through the city blesses you with beautiful moments like this

I am not questioning myself any longer why people risk there life and cross the street even if it is red, I think I almost died 4 times already doing the same while riding the bike. Speaking of riding the bike it is one of the best parts about living in Torino. The city is perfect to get around by bike and I feel the most free and relaxed when I have the opportunity to do so, which is almost every day. 

I was able to have friends visiting me from Germany. I found a great friend in my flatmate. I was dancing on the street and much more….

Now I have only one month left in Italy and thinking about leaving this place already hurts a lot. Because the people I have met here made this place a home, for all of us, and leaving home always hurts. I have left so many places I actually thought it would get easier by the time but I am starting to think it never will, especially Torino is making it very hard to go. I will have to leave and I will feel lost again. This is the hardest thing of living abroad but it is also the very reason why we all run away!

So go! Leave! Live abroad! Run! Take new chances and live your life the way you want it! This is what I have done the last years and I am just getting started!!!

Thank you Eufemia! For letting us be who we are. For helping us grow and explore ourselves, this beautiful project and city.

Y’ALL MAKE THIS PLACE SO BEAUTIFUL!

YE. Reality of EQU(al?)ITY – Polonia

STOP a ingiustizia e discriminazione!
Se sei d’accordo anche tu con questo slogan e se sei disposto/a a metterti in gioco partecipa a questo scambio internazionale con altri 42 giovani come te, provenienti da 7 paesi diversi: Romania, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Polonia e Croazia!

A Poronin, graziosa località montana in Polonia, avrai l’occasione di acquisire competenze base sul tema dei diritti umani ed in particolare dei concetti di equità e giustizia.

People Hands Holding Red Straight Word Human Rights

Quali misure attua il nostro paese per far fronte alle disparità e alle discriminazioni?

..E l’Unione Europea?

…E come si riflette tutto ciò sui giovani?

Non perdere l’occasione di confrontarti con altri tuoi coetanei internazionali per cercare risposta a queste domande!

Oltre a conoscere tanti nuovi amici, potrai lavorare su di te, formarti e pensare al tuo futuro; per farlo sono previsti tanti workshop e laboratori con metodologie di educazione non formale, dibattiti, attività di gruppo all’aria aperta.

Ancora non ti basta?

Vieni a dare un’occhiata all’Infopack del progetto!!

QUANDO: 5 – 11 Marzo 2020

DOVE: Poronin, Polonia

PARTECIPANTI: 5 + 1 Group Leader

ETA’: 18 – 30

QUOTA: 90€ (comprensivi di quota associativa e assicurazione + contributo di solidarietà + quota richiesta dai partner)

Per maggiori informazioni e per le candidature scrivere a youth@eufemia.eu, compilando la scheda motivazionale entro giovedì 27/02.

[Il progetto è co-finanziato dal programma Erasmus+. Per informazioni sulla nostra policy per selezione e quote, consulta le FAQ]

Portfolio