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Escape room “Fight Racism”

Provenienza ed etnia, classe sociale di appartenenza, luogo di nascita, colore della pelle… Le matrici della discriminazione sono molteplici ma hanno tutte un tratto comune: mettono in luce le differenze tra le persone, invece che le caratteristiche che ci accomunano. 

La parola “confine”, per esempio, è un concetto ambiguo, poiché indica contemporaneamente le barriere che si chiudono e le porte che si aprono verso l’esterno; può essere allo stesso tempo protettivo e oppressivo, un punto di conflitto e un punto di incontro, a seconda del lato in cui ci si trova a dissertarne, oppure a cercare con tutte le forze di superarlo.

Il regolamento di Schengen e le leggi sulla migrazione in Italia e in Europa sono esempi eclatanti di come si possano considerare alcune caratteristiche invece di altre, creando così barriere invisibili, passaporti forti o deboli ed un’intera nomenclatura che comprende migranti regolari e irregolari, richiedenti asilo, rifugiati…

L’obiettivo di questa escape room è far riflettere i partecipanti sulle varie forme che il “razzismo” può assumere, aiutandoli a comprendere le forme di discriminazione più nascoste, che a ben guardare sono sotto i nostri occhi nella vita di tutti i giorni.

La storia

Carri senza cavalli, aerei, jet supersonici e razzi interplanetari. Abbiamo superato ogni limite imposto dalla natura, abbattuto la barriera del suono e quasi eguagliato la velocità della luce!

In un futuro non troppo lontano, l’umanità si sente in completo controllo dello spazio e del tempo. La scienza ha oltrepassato tutti i confini e le barriere. 

Per dimostrare questa supremazia, gli uomini più potenti della Terra fanno una scommessa: fare il giro del mondo in soli 45 minuti.

Il tuo gruppo è stato selezionato per tentare la missione. Prima di intraprendere il viaggio, però, avrete bisogno dell’addestramento necessario: seguite i nostri esperti e preparatevi per questa grande avventura!

Scopri di più visitando il sito ufficiale del progetto.

Qui la pagina dedicata sul nostro sito.

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L’escape room NO BORDERS è realizzata all’interno del progetto Escape Racism – Toolbox to promote inclusive communitiesco-finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ KA2 e dalla Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Escape4Change.

Escape Room “No Borders”

Germania, 1989. Cade il muro di Berlino. Il mondo intero assiste a quello che da molti è considerato un cambiamento epocale che metterà fine ad un periodo di tensioni e aprirà ad una nuova stagione di cooperazione e convivenza tra Stati. 

Il numero dei muri, tuttavia, invece di diminuire, è aumentato costantemente dal 1989 ad oggi: dalla linea di controllo nella regione del Kashmir alla zona demilitarizzata tra Nord e Sud Corea, dall’enclave spagnola di Melilla nel nord del Marocco alla divisione interna nell’isola di Cipro, dal confine tra Israele e i territori palestinesi al muro tra Messico e Stati Uniti. Ed ancora le barriere che separano l’Europa dal resto del mondo, fatte di filo spinato nei Balcani, o di acqua salata, quel Mar Mediterraneo un tempo veicolo di scambi e conoscenza, oggi insormontabile ostacolo nel viaggio alla ricerca di una vita migliore.

I giocatori saranno invitati a riflettere sulle ragioni che stanno alla base della divisione in stati nazionali, le forze e gli interessi che nel terzo millennio continuano a separare “noi” e “loro”, le possibili azioni, collettive e politiche, verso un mondo senza confini.

La storia

L’ultima volta che siete stati a Berlino avevate 10 anni. 

Ne avete un ricordo felice, ma confuso, come quello che si ha di un posto dove si trascorrono le vacanze estive durante un’infanzia per lo più dimenticata. Un luogo di giornate spensierate, pomeriggi di giochi tra cugini e manicaretti della nonna, prima che si trasferisse al caldo del Mediterraneo per far riposare le sue stanche ossa.

Proprio la nonna vi ha contattati in seguito alla ricezione della lettera del comune di Berlino: per motivi di riqualificazione urbana, la casa sarà demolita per lasciare spazio ad un moderno centro commerciale.

Non c’è stato bisogno di grandi discussioni, un messaggio sul gruppo di famiglia e vi siete messi in viaggio verso nord. Ufficialmente dovete imballare gli arredi più preziosi e cari alla memoria della nonna. In realtà il vostro obiettivo è salvare la casa dalla distruzione e l’unico modo che avete è valorizzarne la memoria storica.

Esplorate la casa da cima a fondo, fate un tuffo indietro nel passato e riportate alla luce le storie della Berlino degli anni del Muro.

Scopri di più visitando il sito ufficiale del progetto.

Qui la pagina dedicata sul nostro sito.

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L’escape room NO BORDERS è realizzata all’interno del progetto Escape Racism – Toolbox to promote inclusive communities, co-finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Erasmus+ KA2 e dalla Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Escape4Change.