Cipì3D è un progetto di innovazione didattica che nasce durante la pandemia da Covid-19, in cui molti progetti educativi nelle scuole si sono dovuti interrompere, o, nel migliore dei casi, trasferire online in tempi repentini e senza un’adeguata preparazione o un adeguato equipaggiamento di strumenti didattici virtuali.
Ecco che abbiamo sentito l’esigenza, nostra, come operatori/trici socio-educativi/e, ma anche di studenti/esse e insegnanti, di trovare nuove modalità di coinvolgimento anche nel mondo virtuale, di dare ancora la possibilità di potersi raccontare, esprimere, immedesimare, e di poter continuare a parlare di tematiche importanti per i/le giovani, per la crescita e l’apprendimento, nonostante lo schermo che ci separa gli/le uni/e dagli/lle altri/e.
Abbiamo quindi ideato e realizzato un percorso di scrittura digitale per le classi delle scuole secondarie inferiori: un fumetto interattivo, digitale e multidisciplinare per sviluppare ironia e ilarità su temi importanti per lo sviluppo della comunità e il benessere dell’individuo.
Per farlo si è partiti da una rivisitazione in chiave 2.0 del celebre Cipì. Cipì non ha bisogno di presentazioni: personaggio nato nel 1973 da Mario Lodi e i suoi ragazzi, come scrive nella prima edizione, Cipì testimonia un’epoca in cui la didattica scolastica era 2.0 anche senza essere digitalizzata. Mario Lodi crea un avatar (principio di personificazione nato all’alba dei tempi e riscoperto a fasi anche nelle nuove pratiche di teatroterapia), attraverso le cui avventure – ponti tra l’età dell’infanzia e l’età dell’adolescenza – gli/le allievi/e possono dialogare con il mondo.
Dopo 50 anni, ecco Cipì3D: Cipì ritorna come strumento didattico, questa volta all’interno di un mondo 3D, con la stessa ironia e poetica, con lo stesso desiderio di essere uno strumento-ponte tra allievi/e e docenti, tra allievi/e e famiglie, e anche tra allievi e il mondo tutto. Questa volta le esperienze che Cipì deve affrontare sono più dettagliate, più immersive, e portano l’allievo/a (…Cipì..) a dialogare con un mondo molto più complesso e stratificato di quello degli/lle allievi/e di Mario Lodi. Se il mondo è cambiato ed è diventato più caotico, più disseminato, è anche vero che sono cambiati anche i/le ragazzi/e e il corpo docenti. Così Cipì(..l’allievo/a..) può utilizzare più strumenti per interpretare il mondo e organizzarlo.
Cambia la forma del nuovo Cipì, la struttura narrativa, il processo partecipato. Ciò che non cambia è il desiderio di partire dalla classe come terreno fertile, per esplorare il mondo esterno e interiore.
Il fumetto è accessibile al sito https://www.cipi3d.com/homepage, da cui è possibile partecipare a quattro avventure interattive: “da casa a scuola”, “a spasso nella storia”, “un’amica di nome Anna”, “riduco, riuso, riciclo!”, il primo dei quali consta già di quattro diversi episodi. Ogni avventura è corredata di una scheda didattica e un glossario per guidare il percorso di comprensione, espressione e riflessione, per permettere anche un uso in autonomia o per supportare l’insegnante. Inoltre, tenendo in considerazione il digital divide che non permette a tutti/e di accedere a supporti digitali allo stesso modo, è possibile stampare le strisce e le schede e utilizzare lo stesso materiale in formato cartaceo.
L’obiettivo principale di Cipì3D è quello di poter offrire uno strumento didattico innovativo e coinvolgente, da utilizzare sia in presenza, sia in DAD, sia autonomamente, che permetta a ragazzi e ragazze di apprendere divertendosi, così da affinare competenze indispensabili per diventare persone consapevoli e in grado di agire nel mondo contemporaneo nonché nel mondo digitale.
La creazione di uno strumento digitale per l’apprendimento si pone inoltre i seguenti obiettivi educativi:
- Allenare il senso critico sia rispetto alle tematiche affrontate sia rispetto all’uso del digitale
- Introdurre gli elementi strutturali del racconto
- Confrontare la scrittura analogica e la scrittura digitale
- Approfondire tematiche sociologiche e psicologiche proprie alle fasce di età coinvolte.
16 Scuole coinvolte su 7 Comuni della Val di Susa, oltre 1200 pagine riempite.
Presto lo strumento verrà anche utilizzato nell’ambito del progetto “Provaci Ancora, Sam” da bambini/e e ragazzi/e dell’I.C. Corso Vercelli a Torino.
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