Origami in Romania: una famiglia lontano da casa
Questo scambio ha avuto luogo nella simpatica cittadina di Sinaia in Romania.
Hanno partecipato diverse nazioni: Italia, Bulgaria, Spagna, Romania, Turchia, Polonia, Ungheria e Regno Unito.
Lo scambio ha utilizzato gli Origami come mezzo per rendere tutti i partecipanti più consapevoli del mondo che ci circonda, degli stereotipi e delle discriminazioni che colpiscono i diversi paesi e trovare modi originali per abbatterli.
Il nostro gruppo, quello Italiano, è ́stato accolto in maniera molto gentile dallo staff rumeno che inoltre è riuscito a “rompere il ghiaccio” fin da subito con tutti, per creare un clima di collaborazione.
Nelle prime giornate dello scambio le attività ́giornaliere svolte sono state abbastanza mirate alla conoscenza del progetto, dei partecipanti e del luogo. Abbiamo inoltre scoperto cos’è l’educazione non formale e quali possono essere i suoi benefici.
Il rispetto delle regole (concordate tra tutti), ha aiutato l’intero gruppo a stabilire una giusta “convivenza” tra noi e a rispettare i luoghi delle attività.
Ho inoltre collaborato con altre persone e imparato a capire l’importanza delle regole e la connessione con loro.
Durante le serate sono state organizzate le presentazioni delle diverse culture partecipanti. Noi italiani abbiamo condiviso con Bulgari, Ungheresi e Polacchi una piccola tavolata di cibi e preparato una presentazione. E’ stato molto emozionante poter rappresentare il mio paese e ho scoperto molte cose interessanti e decisamente utili per approfondire la conoscenza di alcune culture, che avevo già scoperto in precedenti progetti.
Nelle giornate successive abbiamo provato a realizzare diversi Origami per creare delle attività di gruppo e ho potuto apprendere nuove competenze geometriche e
matematiche, contare in un altra lingua fino a 5 e persino trovare maggior fiducia nel mio lavoro!
Siamo poi stati a Sinaia e Brasov, siamo stati in giro per la città intervistando la gente del posto, per ragionare insieme di discriminazione e pregiudizi.
La sera dell’ Immacolata, abbiamo allestito l’albero di Natale.
Questo evento è ́stato davvero magico, era la prima volta che sentivo di poter essere legata ad altre persone (appena conosciute) come fossimo una famiglia vera e propria e mi ha quasi fatto passare la nostalgia di casa.
Una delle attività ́più ́significative dello scambio e ́stato poter conoscere e visitare un
centro di assistenza per bambini con problemi familiari,economici e sociali.
Grazie a tutto ciò ́ho potuto comprendere al meglio uno dei migliori utilizzi dell’educazione ludica e non formale, utilizzata come mezzo di apprendimento nei bambini. Ho molto apprezzato poter giocare e lasciare un sorriso a tutti quei bambini che stanno soffrendo una situazione particolare.
Il nostro scambio quindi è ́stato pieno di emozioni, ragazzi e ragazze davvero speciali che mi hanno aiutato nel mio percorso, una simpatica cittadina e un’organizzazione davvero eccellente soprattutto nel proporre i quotidiani giochi di ruolo e lavoro.
E’ stata una delle più belle esperienze che ho potuto condurre all’estero.
In conclusione,definisco i progetti Erasmus+ come una vera “botta di vita e allegria”!
Amo inoltre restare legata al pensiero misterioso del destino che forse un giorno mi
permetterà ́di rincontrare tutti i miei compagni di viaggio.
Consiglio particolarmente questi progetti a tutti i ragazzi giovani,come me, dinamici ma soprattutto che hanno voglia di provare nuove esperienze e sensazioni, a tutte quelle persone che hanno voglia di un cambiamento e di una crescita interiore.
A tutti quei giovani che hanno voglia di imparare nuove cose e di migliorare se stessi per poter dunque rispettare meglio il mondo.
Fabiola Monaco
Video realizzato da Fabiola con alcune delle foto scattate durante la settimana a Sinaia