La storia di Ricky – un ragazzo italiano in Portogallo
Ciao a tutti, io sono Ricky, e oggi vi racconterò della mia esperienza in Portogallo con
l’associazione Eufemia.
In passato ho provato delle esperienze di progetti europei, in particolare nel programma
Erasmus +, ma stavolta ho voluto cimentarmi in qualcosa di nuovo per me.
Oggi vi racconto del mio training d’improvvisazione teatrale, che ho fatto in un incantevole
paesino con vista castello chiamato Montemor-o-Volho.
E’ stata un pochino un’impresa arrivare fino lì, e si, perché un training è diverso rispetto a
uno scambio giovanile, dove la logistica è definita. Generalmente i training sono rivolti verso
gli adulti, perché oltre allo scopo ludico vi è anche una parte formativa, per prepararti e
fornirti strumenti su una certa tematica, e ti potranno tornare utili nella vita.
Arrivato in Portogallo siamo stati accolti da Diogo e i due trainers che si sono occupati del
laboratorio teatrale. Le nostre lezioni si sono svolte in un centro polifunzionale immerso nel
verde della cittadina.
Le attività di improvvisazione teatrale sono state molto intense, perché la nostra giornata ci
impegnava dal mattino fino alla sera. Abbiamo inventato storie senza una trama ma solo su
un tema, usando il nostro corpo per esprimere le nostre emozioni di felicità, rabbia, paura e
tristezza, seguendo il ritmo della musica oppure scambiandoci di ruoli durante le recite.
Questo contest inoltre ha previsto delle attività di drama britannico, in cui abbiamo fatto
tecniche di imitazione a specchio, giochi di ruolo in cui ti calavi nella parte del personaggio facendo delle simulazioni oppure esercizi in cui sviluppare la propria espressione facciale ed
emotiva.
Tutte queste sessioni erano basate sul metodo del circolo di KOLB, ovvero l’apprendimento
dell’esperienza basata sull’osservare, pensare, agire e sentire.
Da tutte questo è abbiamo realizzato dei workshop teatrali per il toolbox grazie al lavoro di
squadra tra i partecipanti di 7 nazioni, tra i quali vi erano ciprioti, lettoni, lituani, tedeschi,
polacchi, romeni e italiani. Il corso realizzato è stato poi presentato agli studenti della scuola
secondarie in inglese, perché tutto il progetto si è svolto in lingua straniera.
Il laboratorio di improvvisazione teatrale mi è servito proprio per imparare ad esprimermi
naturalmente sia dal punto di vista fisico, emotivo e personale.
Consiglio vivamente questa tipo di esperienza, rompere la vostra zona di comfort è
bellissimo perché ti permette di conoscere persone stupende, in un altro paese diverso dal
tuo, ti obbliga a fare uso di tutte le risorse di cui mai ti saresti aspettato di avere e ti permette
di conoscerti in situazioni che difficilmente ti capitano nella vita quotidiana.
Perciò se desiderate provarlo, vi divertirete, e vi permetterà di mettermi davvero in gioco su
voi stessi!
E quindi… cosa fate il 20 febbraio? Volete fare questa cosa fantastica? Allora vi aspettiamo allo Spazio Giovani di Beinasco in Via Mirafiori 25 alle 16:30, dove Ricky condividerà la sua esperienza e farà un’attività di improvvisazione teatrale da non mancare!