La mia prima esperienza in un corso europeo sul game-based learning
Prima di iniziare il corso non sapevo cosa aspettarmi. Non ho mai partecipato ad una simile iniziativa. Appartengo ad un’organizzazione che lavora con i giovani e l’educazione non formale, ma io stesso non ho mai avuto l’opportunità di dedicarmi a questo tipo di attività perché il mio ruolo non è legato ai corsi formativi con i giovani. Mi sono iscritto al corso come una sfida personale, per prepararmi a nuove responsabilità, per imparare cose nuove e sperimentare nuove realtà, ma non avrei mai pensato che un progetto come questo sarebbe stato così trasformativo.
Il corso è previsto per un’intera settimana di immersione nel game design e nella riflessione su i giochi in generale, con componenti teoriche e un grande margine di creatività. Mentre i giochi sono al centro delle attività, l’interazione umana gioca un ruolo centrale nella formazione delle squadre e nella collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi personali e di gruppo.
Se si partecipa ad un corso come questo, bisogna essere pronti ad impegnarsi, a mettersi in gioco, a coinvolgersi, a ascoltare gli altri ed a lasciarsi ascoltare, a lasciarsi trasportare dal flow dei propri compagni e dai giochi. Questo vi farà prendere coscienza di parti di voi stessi che non sapevate che esistevano, o che a malapena vi mettete in contatto, ma è solo una questione di lasciarsi giocare e godersi il momento proprio come nell’infanzia.
Ho imparato che i giochi fisici possono dare energia quando ci si sente bassi, che attraverso i giochi da tavolo si possono creare universi interi e divertirsi molto, che non è necessario competere per divertirsi, e ho confermato che c’è sempre una parte educativa di ogni gioco di cui si può approfittare.
Oltre a incontrare alcune persone fantastiche provenienti da molti paesi e iniziare a sviluppare reti per ulteriori collaborazioni, ho preso alcuni insegnamenti che possono aiutare me ed altri per progetti futuri.
1. La game-based learning è un ottimo modo per imparare: attraverso i giochi possiamo trasmettere valori e conoscenze che possono essere utilizzati sia per l’educazione formale che non formale.
2. L’interscambio europeo è un’esperienza molto arricchente, uscire dalla solita routine ed entrare in un programma immersivo con i colleghi internazionali crea una sinergia culturale e didattica che è senza dubbio utile per replicare in progetti domestici.
3. La società può trarre grandi benefici dalla game-based learning: se cambiamo la nostra mentalità riguardo a molte delle nostre questioni sociali, e cominciamo ad aggiungere un po’ di giochi nelle soluzioni proposte, possiamo creare non solo risultati più efficaci ma anche cittadini più impegnati per le sfide più comuni del nostro tempo.
Spero che tutti coloro che lavorano con i giovani e l’istruzione possano partecipare almeno una volta a un progetto come questo, è un’opportunità di crescita umana e professionale se lo si abbraccia in questo modo.
ENGLISH VERSION
My first experience in a European course on game-based learning
Before starting the course I didn’t know what to expect. I have never participated in such an initiative. I belong to an organization that works with young people and non formal education, but myself I never had the opportunity to engage in this kind of activities because my role is not linked to formative courses with youngsters. I joined the course as a personal challenge, to prepare for new responsibilities, to learn new things and to experience new realities, but I never thought a project like this would be so trasformative.
The course is planned for a whole week immersion in game design and reflection, with theoretical components and a great margin for creativity. While games are the center of the activities, human interaction play a central role in forming the teams and collaboration towards achieving the personal and group objectives.
If you come to a course like this, you have to be ready to commit, to get involved, to hear others and let yourself be heard, to allow you to be carried on by the flow of your mates and the games. This will get you aware of parts of yourself that you didn’t know it existed, or that you barely get in touch, but it’s just a matter of letting yourself play and enjoy the moment just like in childhood.
I learned that physical games can give you energy when you are feeling low, that through board games you can create whole universes and have a lot of fun, that you don’t necessarily need to compete in order to have a good time, and confirmed that there’s always and educative part of every game that you can take advantage of.
Beyond meeting some awesome people from many countries and start developing networks for further collaborations, I took a few teachings that can help me and others for future projects.
1. Game-based learning is a great way for learning: through games we can transmit values and knowledge that can be used for both formal and non formal education.
2. European interchange is a highly enriching experience, for getting out of the usual routine and joining into an immersive program with international colleagues creates a cultural and didactic synergy that is undoubtedly useful for replicating in domestic projects.
3. Society can be highly benefited by game-based learning: if we change our mindset regarding many of our social issues, and start adding a bit of gaming in the proposed solutions, we can create not only more effective results but more engaged citizens for the most common challenges of our times.
I hope all those who work with youngsters and education can participate at least once in a project like this, it is a human and professional opportunity for growth if you embrace it like that.
Giancarlo.