Disoccupati e felici?
Il progetto Erasmus+ dedicato alla disoccupazione giovanile ha avuto luogo nella città greca di Atene, metropoli, centro economico, finanziario, industriale e culturale del Paese, e ha una notevole importanza a livello europeo, ma anche mondiale.
Le attività si sono svolte prevalentemente presso il London Hotel, situato nella zona residenziale di Glyfada e distante pochi metri dalla spiaggia. Dall’hotel si poteva arrivare facilmente e velocemente al centro del quartiere, costellato di negozi e ristoranti tipici. A pochi chilometri dall’hotel era possibile raggiungere il lago Vouliagmeni, un labirinto naturale (a 50 metri sotto il livello del mare) fatto di 14 tunnel subacquei, stalagmiti, spettacolari formazioni rocciose e immense grotte che racchiudono fonti d’acqua dolce e salata. Adiacente al lago, c’è il Faskomilia Hill, una collina adatta per piacevoli passeggiate e pedalate che fornisce una splendida vista sul mare.
Il paesaggio marittimo e a tratti roccioso di Glyfada ha fatto da sfondo al nostro scambio multiculturale.
La disoccupazione è un tema caldo in ciascuno dei 13 paesi coinvolti nel nostro progetto, ma ciascuno di noi la vive in modo diverso perché è effettivamente differente in ciascuno dei paesi coinvolti. Proprio per questa ragione il nostro programma, strutturato in modo da occupare sia la mattinata sia il pomeriggio, prevedeva un’iniziale condivisione sommaria della situazione di ogni paese ad opera del gruppo che lo rappresentava. Anche in questo caso i principi dell’informal learning sono stati pienamente rispettati: ad esempio noi abbiamo presentato la situazione italiana utilizzando la piattaforma online kahoot, il gruppo spagnolo si è improvvisato teatrante mentre i ragazzi polacchi si sono dati al musical.
Dopo aver raccolto abbastanza dati da avere un’idea chiara della situazione generale, abbiamo lavorato moltissimo sulla percezione della disoccupazione e su come sia possibile combatterla per arrivare a creare un video riassuntivo di sensibilizzazione, che è stato proiettato e condiviso l’ultimo giorno.
In questa settimana piena zeppa di team building activities, giochi di conoscenza, presentazioni sulla situazione dell’occupabilità nei vari Paesi partecipanti e momenti interculturali, abbiamo avuto l’occasione di sperimentare le nostre abilità tecnologiche, provando a costruire dei contenuti multimediali.
Come? In piccoli gruppi abbiamo prima creato degli short videos che mostrassero la nostra idea sulla disoccupazione e sul mondo del lavoro in generale; poi andando in giro ad Atene, in particolare a Glyfada, il “nostro” quartiere, per intervistare le persone del posto (per lo più giovani), chiedendo la loro opinione sul momento di crisi che, ormai da più di 10 anni, sta investendo l’Europa Occidentale, ed in particolar modo proprio la Grecia.
La ciliegina sulla torta è stata però la realizzazione di una decina di video-tutorial riguardanti le più disparate categorie di “metodi infallibili” per avere successo nel mondo del lavoro.
Per ultimo si è creato una video-dichiarazione riguardante la tematica dello scambio, coinvolgendo tutti i gruppi nazionali a prenderne parte. Se sei interessato a dare un’occhiata al frutto del nostro lavoro clicca qui! (https://www.youtube.com/watch?v=DPob8imzRWw)
Nel pomeriggio libero abbiamo visitato lo stadio Panathinaiko, unico grande stadio costruito con marmo pentelico bianco, caratteristico della Grecia.
Abbiamo inoltre visitato l’Acropoli di Atene, una rocca, spianata nella parte superiore che si eleva di 156 metri sul livello del mare sopra la Città. E’ anche conosciuta come Cecropia in onore del leggendario umano serpente Cecrope, il primo Re dI Atene.)
Matteo ci racconta qualche aneddoto:
“Kalimera, Buenos dias, Dzien’ dobry!” Sono tre diversi modi di dire (rispettivamente in greco, spagnolo e polacco): Buongiorno. Queste sono solo alcune delle parole che abbiamo imparato e usato, nel tempo libero, durante lo scambio ad Atene. Nonostante il denso programma, non sono mancati i momenti di pausa e di svago. Tra questi sicuramente i coffe break interculturali, nei quali, a turno, ogni nazione partecipante ha preparato una tavola con cibi e bevande tipiche del proprio Paese. Inoltre, altri momenti informali sono stati i tempi liberi post pasti. E’ proprio in questi momenti dove siamo riusciti a socializzare maggiormente e visitare nuovi posti. Da citare assolutamente (come già detto in precedenza) il panorama della città dal Partenone, l’Acropoli, lo stadio Panathinaiko, i locali della “movida” e le taverne greche, un mix di pietanze tradizionali accompagnate da spettacoli di musica dal vivo. Personalmente ritengo che questi siano stati tra i momenti più belli e interessanti del progetto in quanto ho potuto conoscere meglio la cultura, la mentalità, gli usi e costumi degli altri partecipanti e notarne le differenze rispetto alle nostre. Perciò, concludo con quello che è stato il motto di questo progetto: “Be aware!!”