Basta pasta, tornerò a est!
1 giardino e’ diventato parcheggio
2 chili di pasta mangiati
8 paesi visitati
11 mesi
15 pizze
24 compiti su trello fatti, 4 ancora da fare
50 volte mi mancava la natura
100 ragazzi
900 casette di cibo raccolte
E’ cosi si stanno voltando le pagine della mia vita e vita di Eufemia. Che cosa ho fatto a Torino in quest’anno? Tanto! Per questo sarebbe migliore spiegare cosa ho imparato. Inizio con la lingua, perché è il progresso di più chiaro. Quando sono arrivata, non ho capito nulla d’italiano. Adesso sto scrivendo quest’articolo in italiano. Il livello è basico, ma ho imparato qua, che cosa importante e comunicare. Gli Italiani lo fanno non solo con parole ma anche con tutto il corpo. Fa capire un po’ di più facile. Altra cosa che mi ha sorpreso e che tanti italiani non conoscono Slovenia. Invece siamo paesi vicini. Comunque ho risposto a domanda se parlo russo tante volte. No, non parlo. Se si spostiamo a parte di cibo. Si sa, che è molto importante in Italia. Cosa non si fa: mettere panna nella carbonara, beve cappuccino a pomeriggio, dice che mozzarella è formaggio, non chiamare formaggio con il suo nome, dice che non ti piace la pasta, chiede tagliare la pizza in pizzeria. Neanche si arriverà puntuale con i mezzi pubblici, parla inglese negli uffici pubblici, fare smalltalk di tempo (calco!), chiama o scrive sul whatsap – registra tuo messaggio! E anche un consiglio, per salutare si bacia sulla guancia, iniziando a destra.
Lontanando dalla cultura italiana ho avuto onore fare tante cose bellissime: da aiutare i ragazzi a studiare matterie diverse, raccogliere la verdura e frutta dei mercati con persone gentilissime, studiare italiano e ascoltare la loro musica dei migranti minorenni – egiziani, albani, marocchini, cinesi, ghanesi. Designare locandine, ordinare gli scontrini, co-scrivere i progetti, promuovere Erasmus+, vedere posti ed eventi interessanti (cavallerizza, filmi tedeschi a bagni publici, arte migrante, blah blah, conterto sotto balconchino, climathon, festa della musica, brunelleschi, castello rivoli, festival mozart, superga, monte dei cappuccini…).modafinil A Torino c’è sempre che per fare le parole chiave sono “Blotto” e ingresso gratuito.
Vero, che non ho scoperto la cosa voglio nella mia vita. Però durante questi mesi ho ottenuto consapevole delle opportunità che le ho e tanti altri no.
Vorrei ringraziale particolare a Giulia e Pasquale per creare l’ambiente dove mi sono sentita come a casa (forse ha aiutato anche lavoro nelle pantofole) e per darmi questa bella opportunità.
Adesso tocca te.
Larisa
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