USEFULLY ADDICTED – SLOVENIA
Erano le 22:00 del 27 ottobre 2018 e noi partivamo dalla stazione del Lingotto di Torino per la Slovenia. Ci aspettavano più di 15 ore di viaggio ma dopo tanta fatica e sonno ce l’abbiamo fatta. Appena arrivati nel paesino che ci avrebbe ospitati per la successiva settimana era mezzogiorno circa e noi morivamo dalla fame.
Il tema dello scambio era “Usefully addicted”, e l’obiettivo era quello di utilizzare la tecnologia e gli strumenti di cui disponiamo costantemente ogni giorno, come cellulari e computer, per produrre qualcosa di utile e imparare o scoprire qualcosa di nuovo. Per questo motivo una delle principali attività a cui abbiamo partecipato è stata quella di creare delle missioni per un’applicazione, CSOD mission, ideata appositamente per compiere cacce al tesoro all’aperto con il supporto e la guida dei nostri telefoni. Tra le altre attività abbiamo anche tradotto in italiano le missioni già esistenti e provato alcune missioni sul territorio, tra boschi, sentieri, pioggia, ma anche con tanto divertimento.
Col passare del tempo chi prima chi dopo arrivarono tutti i gruppi… All’inizio eravamo tutti un pò timidi e insicuri tuttavia abbiamo imparato i nostri nomi molto presto. Ogni giorno aveva qualcosa di speciale e ogni serata si differenziava dalle altre: c’è stata la serata interculturale, un talent show e molte altre cose. Il tempo passava, tutti si divertivano ma come tutte anche questa avventura doveva finire… Ci avviavamo alla fine di questa esperienza e dopo che ogni gruppo aveva finito di inserire i dati per l’applicazione e soprattutto dopo una magnifica giornata alle terme arriva l’ultimo giorno. Da questo viaggio sono nate amicizie, amori ma dopo essere tornato non solo conosci meglio l’inglese ma conosci culture diverse e persone nuove. Così commenta Francesco la sua esperienza.
Queste sono invece le impressioni di Alice, al suo terzo scambio culturale:
Penso che la parte più bella di tutti gli scambi rimanga sempre quella di conoscere nuove persone, appartenenti ad altri stati, con storie diverse dalle nostre e con le quali nella vita di tutti i giorni probabilmente non saremmo mai venuti a contatto. E così in un’atmosfera sempre leggera ma mai superficiale, tra risate, cibo e musica, questa settimana è volata e ognuno di noi è tornato a casa carico di bellissimi ricordi.
E così conclude infine Marcello:
Questo scambio culturale che si è rivelato essere un’esperienza fantastica in cui gruppi provenienti da nazioni diverse si divertivano un mondo comunicando in un inglese approssimativo (per me almeno).
Con la mia poca esperienza sugli scambi culturali posso dire che le cose che ho apprezzato di più sono state la familiarità acquisita quasi fin da subito con gli altri partecipanti e la quantità enorme di oneste attività organizzate per noi, inerenti al tema centrale dello scambio ma anche per rompere il ghiaccio tra di noi e soprattutto conoscere meglio gli altri paesi partecipanti e le loro culture.
Per concludere ci terrei a consigliarvi un interessamento a questo tipo di esperienze soprattutto per il calore con cui mi hanno trattato e per l’enorme disponibilità di tutte le organizzazioni coinvolte.